Ebbene, si! E' morto il candidato premier, viva il candidato premier. E' inutile, adesso, seppellire il buon vecchio Wolter di tutte le frustrazioni che abbiamo. Non ha senso piangere sul latte versato.
L'unica cosa che si può dire senza alcuna ombra di dubbio è che forse le sue dimissioni sono state date tardi, troppo tardi e la sensazione è che si tenti di chiudere lo steccato dopo che i buoi se ne sono già andati.
Da nessuna parte ho letto analisi lucide della sconfitta in Sardegna esattamente come non avevo letto analisi coerenti di quella dell'Abbruzzo.
L'unica cosa che mi ha fatto piacere leggere è la reazione di Soru all'indomani delle elezioni, in un articolo di Sebastiano Messina.
Il passaggio illuminante per me è questo:
Veltroni ha ragione, dice ai suoi, oggi Berlusconi ha conquistato l'egemonia culturale in questo Paese. E come possiamo batterlo, domandano loro? Con altre televisioni? Con internet? No, risponde lui, su internet abbiamo già vinto, anzi stravinto. Ma c'è tanta gente che non ha il computer, e che non lo avrà mai. E allora? Allora bisogna lavorare in profondità. Sulla cultura degli ignoranti. Sulle coscienze dei qualunquisti. Solo così possiamo battere l'incultura del nichilismo che ha svuotato le coscienze.
D'accordo, obietta Marco, ma come? Ed è qui che "mister Tiscali" spiazza tutti: dobbiamo aprire dappertutto sezioni di partito, e magari riaprire le case del popolo. Dobbiamo parlarci, con queste persone. Ascoltarli. E convincerli. Ci vorrà del tempo, ma possiamo farcela, assicura dando un bacio in fronte a sua figlia Alice, seduta alla sua sinistra. "Perché oggi, certo, Berlusconi è il padrone del gioco. Ma dipende da noi, quanto a lungo lo resterà".
Mi sembra un cambio di direzione non da poco, è la differenza che passa fra un PD in calo ed una Lega in crescita, uscire fuori dalle torri d'avorio, e se volete la blogosfera è una torre d'avorio, ed andare ad annusare il modo esterno.....
Già questo sarebbe un bel passo avanti.
Alla prossima
Rampa
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