Su uno dei post passati sto conducendo una discussione piuttosto accesa con Giuliano, lui è un amico, uno di quelli che non la pensa come me. Non è l'unico e non è il solo, ci mancherebbe, ho molti amici e conoscenti che non la pensano come me e, credetemi, rendono molto più interessanti le conversazioni.
Mentre stavo raccogliendo informazioni su alcune sue affermazioni, ho visto questo articolo.
Stavo pensando a rogatorie ed intercettazioni e mi è venuto in mente che è appena passato un disegno di legge al Senato che si occupa delle intercettazioni.
Come al solito la discussione finisce in caciara, se il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura), che poi dovrà operare nei confini e nei termini istituiti dalla legge, dice che il disegno così messo priverà i magistrati di strumenti la risposta che arriva dalla politica è:
Gasparri: "Parere politico" "Il parere del Csm al ddl del governo sulle intercettazioni è chiaramente più politico che tecnico. Si conferma quello che stiamo dicendo da tempo: l’eccessivo protagonismo di una parte del mondo togato politicizzato che ancora una volta non esita ad intervenire in maniera violenta su questioni di principio più che nel loro merito", ha prontamente dichiarato il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
Do un'occhiata all'impianto del disegno ed alcune cose mi sembrano degne del miglior "Burkina Faso".
Divieto di pubblicazione - Per i media le indagini diventeranno 'top secret'. Non si potranno più pubblicare gli atti dell'indagine preliminare, neanche l'iscrizione nel registro degli indagati di qualcuno, o quanto acquisito al fascicolo del Pm o del difensore, fino al termine dell'udienza preliminare. Anche se gli atti non saranno più coperti da segreto.
Che magari se si sa che qualcuno è sottoprocesso è brutto....
L'impressione è che per l'uso strumentale (fatto da ambo le parti, da avvisi di garanzia sono stati colpiti politici di tutti gli schieramenti) di comunicazioni si arriva all'effetto contrario un po' come "combattiamo le scritte oscene sui treni, chiudiamo la ferrovia!"
Ma magari, come al solito, sono solo io quello che la pensa così.
Alla prossima
Rampa
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