martedì 18 novembre 2008

Lettera aperta

Audio Consigliato: The Beatles "Don't let me down"

Walter, sto parlando proprio con te, con il cuore in mano, con una certa sofferenza nel cuore. Io che ti ho difeso a spada tratta, perchè mi piacevano le tue riflessioni quando scrivevi di cinema sul Venerdì di Repubblica, perchè mi piaceva la tua posizione sull'Africa e su cosa dovrebbe fare il mondo avanzato nei confronti del continente nero da cui tutti siamo nati.

Io che in tempi recenti ho avuto a dire "Certo che se ci siamo tenuti la Binetti un perchè ci sarà pure". Che ho detto, perfino, "Si forse con l'alleanza con i radicali abbiamo pure ecceduto".
Inghiotto a fatica le prese di posizione su Alitalia, sui Sindacati, sulle intercettazioni, sui vari lodi (e vuoi che una opposizione come si dice non abbia altri mezzi che fare una riunione in piazza?).
Io, sempre io, faccio finta di niente su come vi siete tutti smarcati da Prodi (i casi sono due, o è un governo fico, o è un governo di merda, non si può difendere l'operato del governo e tagliare la gola al presidente dello stesso, è un sintomo di una grave dissociazione, sfociamo nel disturbo bipolare!).

Passo la notte di Obama felice che l'elezione del primo presidente di colore, democratico per giunta, possa segnare un punto di svolta anche per noi, aldiquà dello stagno. Poi assisto al casino della Commissione Rai, Villari, ci prendono per il sedere pure dal Ghana e non siamo onestamente in grado di dargli torto.....

Ma, porca di quella vacca, mi fai perfino essere d'accordo con Giulianone Ferrara, ed allora dillo che devo mettere i testicoli sul tagliere!

Alla prossima
Rampa

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