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Quando torni a casa troppo tardi per la cena e troppo presto per andare a dormire c'è un pericolo in agguato: il film di seconda serata.
Spesso i film di seconda serata sono meglio di quelli in prima serata, sono filmoni che hanno vinto un pacco di Oscar, ogni tanto fanno monografie di questo o di quell'altro mostro sacro.
Insomma ieri sera c'era questo meraviglioso film di Sam Mendes, scritto da Alan Ball ed interpretato da uno strepitoso Kevin Spacey e da un splendida Annette Bening.
La storia nemmeno ve la racconto, si tratta della crisi di mezz'età di un padre di famiglia che vive in un sobborgo che definire allucinante è poco. La sua crisi si intreccia con la relazione di sua figlia con il vicino di casa, la riscoperta della libido di sua moglie ed il rifiuto di essere condannato al ruolo di colui che tira la carretta.
Da un certo punto di vista, la metafora della vita di oggi che tende ad impedire i colpi di testa, le mattane. Perchè non lasci il lavoro? Perchè non dai una svolta alla tua vita quando ti senti soffocare? Perchè c'è il mutuo, ci sono i figli, ci sono gli obblighi sociali, c'è quello che dirà la gente.
Il conformismo sembra una male strisciante e nel momento in cui Lester decide che è ora di piantarla da lì in poi le conseguenze sono un fiume in piena, fino al finale.
Poi, diciamocelo, guarderei Kevin Spacey che interpreta la lista della spesa, da quanto mi piace come attore, mi piaceva il suo killer in "Seven", mi piace il suo Jack Vincennes in "LA Confidential", mi piace da impazzire il suo Storpio ne "I Soliti Sospetti" (sapete benissimo di chi sto parlando!)
Alla prossima
Rampa
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