Audio Consigliato: Donovan "Sunshine Superman"
Com'è come non è le cose cambiano, talvolta con grandi movimenti, talvolta con piccoli passi.
Tipo: l'indirizzo di questo blog è sempre stato "http://diffusipiovaschi.blogspot.com" (il .com ha vari significati, tra cui la domiciliazione fisica dei server e la ricaduta legale delle responsabilità dei contenuti), all'improvviso senza avvertimento alcuno, Google (che è la proprietaria di Blogger, che è la società che gestisce blogspot) ha reindirizzato tutti gli indirizzi su alias italiani.
Spiego: se guardate adesso l'indirizzo di questo blog è "http://diffusipiovaschi.blogspot.it". Visto? Piccola differenza, direte voi, ma è lì che si nasconde il diavolo.
Sembra una risposta un po' stronza ed un po' no alla annosa questione della responsabilità dei contenuti. Mi sa che quando mettiamo alle grandi aziende (anche Google, ma pure Twitter, e Facebook) la bandiera di "portatrici del sapere" e "difensori della libertà" ci stiamo fidando un pelo troppo di persone che alla fine lo fanno per lavoro.
Per me, nel mio piccolo orto, non cambia nulla, davvero. Mi sono sempre ritenuto abbastanza responsabile di quello che scrivo e non ho mai avuto bisogno di nascondermi dietro un qualsiasi tipo di immunità, ma per altri? E cosa divide (adesso o in futuro) la responsabilità di ciò che si scrive (ed il conseguente dovere di rettifica) dalla censura? Penso che la fantomatica opinione pubblica dovrebbe essere un po' più accorta nel giubilare o nel condannare le persone, le ditte i marchi ed i prodotti nel nostro tempo. Farsi delle domande serve, sempre, per capire cosa si nasconde dietro alle mosse più semplici. Ah, serve anche per trovare delle risposte, anche se talvolta è secondario.
Alla prossima
Rampa
Diffusi Piovaschi
In tutta onestà, non so se il bicchiere sia mezzo pieno oppure mezzo vuoto, ma so che non c'è sempre il sole e forse è il caso di portare in giro l'ombrello......
venerdì 17 agosto 2012
martedì 17 luglio 2012
Armi di disinformazione di massa....
Audio Consigliato: Deep Purple "Burn"
Ne ho un pochino le palle piene! Giuro, non per fare lo snob, ma non c'è niente di più mortale e di deleterio di quello che ho imparato a definire "la politica di Facebook". Si, lo so che il bambino piange, che non c'è il tempo, che l'acqua bolle, che non c'è tempo, ma tutte queste scuse, seppur buone, sono sempre e solo scuse.
Fra le condivisioni che arrivano, ci sono appelli ad appoggiare questa o quella causa, ad indignarsi per questo o quello spreco, per protestare su questo o quel sopruso. E cosa si può fare per appoggiare, indignarsi e protestare?
"Clicca su Mi Piace e Condividi"
Già, proprio così, che io poi me la immagino la persona che va dal Presidente del Consiglio, dalla rockstar o da qualsiasi sia l'obiettivo della protesta, con la stampata del post su Facebook con il numerino sotto. Da far paura vero?
Oggi abbiamo superato il segno, alla grande. La prima è questa notizia.Vi ho messo direttamente il link al blog di Paolo Attivissimo, con la spiegazione della bufala, ma non è il contenuto la cosa più importante è certamente il mezzo. Viene una notizia ("In 56 giorni di governo, il presidente della Francia ha abolito il 100% delle auto blu"), scritta da un blogger (come potrei essere io, mica uno particolare) senza citare fonti ne altro, e tutti la prendono come oro colato. E passi per gli utenti di Facebook, ma una sciocchezza del genere è pure finita sui siti dei giornali! Io non dico che bisogna passare il tempo a cercare le fonti, ma diciamocelo, leggere le cose e capirne il senso sono proprio il minimo sindacale!
La seconda è questa.Qui ho messo un articolo de "Il Post" che mette un minimo di ordine sulla situazione. Dunque ci sono un tot di persone che dicono che si stanno raccogliendo (contro tutto e contro tutti) le firme per abolire l'indennità ai parlamentari (una cosa tipo 3500 euro al mese per parlamentare che spetta a coloro che non vivono a Roma e che devono venire a Roma per partecipare ai lavori connessi al loro ruolo, questa indennità viene corrisposta anche a coloro che residenti a Roma non ne hanno diritto) e si invita tutti ad andare nel comune di residenza a firmare. Tutto vero, tutto giusto. Peccato che l'istituto del referendum (ne abbiamo già parlato per una raccolta di firme di Grillo, in tempi non sospetti) abbia delle regole precise, fra cui alcuni periodi in cui non si possono raccogliere firme (un anno prima delle elezioni politiche che si terranno nel primo semestre del 2013) e fra cui la validità delle firme raccolte (che valgono tre mesi, la raccolta dovrebbe finire il 26 luglio, più tre mesi diventa 26 ottobre, quindi il 27 le firme non sono più valide), che i promotori si sono messi bellamente ad ignorare.
E quindi via dritti con appelli, condivisioni gruppi, mail.
Il problema è che è tutto troppo semplice. Cliccare su "Mi Piace" o su una petizione online è facile, ma proprio tanto, tanto che non ci costa nulla farlo. Ma qual'è il senso? Pensiamo sul serio che cliccare un'immagine aiuterà la ricerca di una cura del cancro? Oppure i terremotati dell'Emilia? Oppure ancora servirà ad abbattere gli sprechi? Siamo in una società fantastica in un mondo fantastico, io (ma non solo io, chiunque) ho accesso ad informazioni che per qualità e per quantità sono infinitamente maggiori a quelle cui poteva arrivare mio nonno. Eppure ci fermiamo al primo clic, al "Mi Piace", e poi basta.
Eppure la nostra indignazione ha un potere, ha il potere di farci dire "sono incavolato nero e tutto questo non lo sopporto più!" (citazione da Quinto Potere), è inutile sprecarla in tanti piccoli coiti interrupti a suon di clic. Sarebbe il caso che fosse articolata e focalizzata su qualcosa che ne valga veramente la pena.
La politica di Facebook, forse, non è questa.
Alla prossima
Rampa
Ne ho un pochino le palle piene! Giuro, non per fare lo snob, ma non c'è niente di più mortale e di deleterio di quello che ho imparato a definire "la politica di Facebook". Si, lo so che il bambino piange, che non c'è il tempo, che l'acqua bolle, che non c'è tempo, ma tutte queste scuse, seppur buone, sono sempre e solo scuse.
Fra le condivisioni che arrivano, ci sono appelli ad appoggiare questa o quella causa, ad indignarsi per questo o quello spreco, per protestare su questo o quel sopruso. E cosa si può fare per appoggiare, indignarsi e protestare?
"Clicca su Mi Piace e Condividi"
Già, proprio così, che io poi me la immagino la persona che va dal Presidente del Consiglio, dalla rockstar o da qualsiasi sia l'obiettivo della protesta, con la stampata del post su Facebook con il numerino sotto. Da far paura vero?
Oggi abbiamo superato il segno, alla grande. La prima è questa notizia.Vi ho messo direttamente il link al blog di Paolo Attivissimo, con la spiegazione della bufala, ma non è il contenuto la cosa più importante è certamente il mezzo. Viene una notizia ("In 56 giorni di governo, il presidente della Francia ha abolito il 100% delle auto blu"), scritta da un blogger (come potrei essere io, mica uno particolare) senza citare fonti ne altro, e tutti la prendono come oro colato. E passi per gli utenti di Facebook, ma una sciocchezza del genere è pure finita sui siti dei giornali! Io non dico che bisogna passare il tempo a cercare le fonti, ma diciamocelo, leggere le cose e capirne il senso sono proprio il minimo sindacale!
La seconda è questa.Qui ho messo un articolo de "Il Post" che mette un minimo di ordine sulla situazione. Dunque ci sono un tot di persone che dicono che si stanno raccogliendo (contro tutto e contro tutti) le firme per abolire l'indennità ai parlamentari (una cosa tipo 3500 euro al mese per parlamentare che spetta a coloro che non vivono a Roma e che devono venire a Roma per partecipare ai lavori connessi al loro ruolo, questa indennità viene corrisposta anche a coloro che residenti a Roma non ne hanno diritto) e si invita tutti ad andare nel comune di residenza a firmare. Tutto vero, tutto giusto. Peccato che l'istituto del referendum (ne abbiamo già parlato per una raccolta di firme di Grillo, in tempi non sospetti) abbia delle regole precise, fra cui alcuni periodi in cui non si possono raccogliere firme (un anno prima delle elezioni politiche che si terranno nel primo semestre del 2013) e fra cui la validità delle firme raccolte (che valgono tre mesi, la raccolta dovrebbe finire il 26 luglio, più tre mesi diventa 26 ottobre, quindi il 27 le firme non sono più valide), che i promotori si sono messi bellamente ad ignorare.
E quindi via dritti con appelli, condivisioni gruppi, mail.
Il problema è che è tutto troppo semplice. Cliccare su "Mi Piace" o su una petizione online è facile, ma proprio tanto, tanto che non ci costa nulla farlo. Ma qual'è il senso? Pensiamo sul serio che cliccare un'immagine aiuterà la ricerca di una cura del cancro? Oppure i terremotati dell'Emilia? Oppure ancora servirà ad abbattere gli sprechi? Siamo in una società fantastica in un mondo fantastico, io (ma non solo io, chiunque) ho accesso ad informazioni che per qualità e per quantità sono infinitamente maggiori a quelle cui poteva arrivare mio nonno. Eppure ci fermiamo al primo clic, al "Mi Piace", e poi basta.
Eppure la nostra indignazione ha un potere, ha il potere di farci dire "sono incavolato nero e tutto questo non lo sopporto più!" (citazione da Quinto Potere), è inutile sprecarla in tanti piccoli coiti interrupti a suon di clic. Sarebbe il caso che fosse articolata e focalizzata su qualcosa che ne valga veramente la pena.
La politica di Facebook, forse, non è questa.
Alla prossima
Rampa
venerdì 6 luglio 2012
Problemi di giustizia/1
Audio Consigliato: Enrico Ruggeri "Contessa"
Adesso io non vorrei passare per spin doctor di Mr.B però mi sembra palese che l'ossessione dei giudici sia stata più controproducente che altro.
Seguite il ragionamento: Berlusconi è stato assolto dal processo per i diritti Mediatrade, giusto? Giusto. E quindi cosa sono serviti tutti i dilungamenti legislativi e non per trascinare la cosa? A nulla, se non a radicalizzare lo scontro, a militarizzare la magistratura, ad agire di accetta inimicandosi la parte giustizialista del paese.
Come spesso accade, trovo delle cose interessanti in dialoghi di personaggi di fantasia. Nella serie "The West Wing", ad un certo punto, si scopre che il presidente degli Stati Uniti è colpito da Sclerosi Multipla, e che non lo ha dichiarato anche se questo in alcuni momenti potrebbe averne influito sulla capacità di gestire l'incarico. In questo dialogo con l'assistente legale della Casa Bianca, Oliver Babish, ci sono degli spunti:
Questa è la lezione che spero che la destra libertaria e anti-giustizialista che abbiamo avuto in Italia abbia imparato. Ma solo il tempo ce lo potrà dire.
Alla prossima
Rampa
Adesso io non vorrei passare per spin doctor di Mr.B però mi sembra palese che l'ossessione dei giudici sia stata più controproducente che altro.
Seguite il ragionamento: Berlusconi è stato assolto dal processo per i diritti Mediatrade, giusto? Giusto. E quindi cosa sono serviti tutti i dilungamenti legislativi e non per trascinare la cosa? A nulla, se non a radicalizzare lo scontro, a militarizzare la magistratura, ad agire di accetta inimicandosi la parte giustizialista del paese.
Come spesso accade, trovo delle cose interessanti in dialoghi di personaggi di fantasia. Nella serie "The West Wing", ad un certo punto, si scopre che il presidente degli Stati Uniti è colpito da Sclerosi Multipla, e che non lo ha dichiarato anche se questo in alcuni momenti potrebbe averne influito sulla capacità di gestire l'incarico. In questo dialogo con l'assistente legale della Casa Bianca, Oliver Babish, ci sono degli spunti:
Oliver Babish: Se io rimango al suo fianco farà ciò che le dico?
President Josiah Bartlet: Dipende.
Oliver Babish: Mi spiace ma non può essere così, signore.
President Josiah Bartlet: [pausa] Quale dovrebbe essere la mia prima mossa?
Oliver Babish: Dirlo al suo staff.
President Josiah Bartlet: Si.
Oliver Babish: Poi, decidere come fare una dichiarazione pubblica.
President Josiah Bartlet: Si.
Oliver Babish: Poi, dire al procuratore generale di designare uno "special prosecutor" (penso sia una specie di pubblico ministero). Non uno "special prosecutor" qualsiasi, ma il più sanguinario Repubblicano che odia Bartlet che sia possibile trovare fra gli avvocati. Non avrà limite di budget e di staff. Il nuovo slogan qui sarà "Bring it on!" Avrà accesso a qualsiasi pezzo di carta che avete toccato. Se chiederete un privilegio una volta, io me ne vado. Un assistente procuratore in Ducksworth vuole una deposizione, sarete sul primo aereo. Un membro del congresso vuole la vostra testimonianza, sarete nella sua cucina. Vorranno trascinarvi a The Hague per giudicarvi per crimini di guerra, e cosa diremo?
President Josiah Bartlet: Bring it on.Il concetto è che tutte le tattiche dilatorie che vengono usate spesso dai politici italiani per dilazionare un giudizio per ostacolare un processo, non sono altro che delle cose controproducenti, il fumo che costruiscono contro il giudizio dei giudici, è lo stesso che costruiscono contro la possibilità degli elettori di vedere l'operato degli eletti.
Questa è la lezione che spero che la destra libertaria e anti-giustizialista che abbiamo avuto in Italia abbia imparato. Ma solo il tempo ce lo potrà dire.
Alla prossima
Rampa
venerdì 8 giugno 2012
Selling Italy by the pound....
Audio Consigliato: Genesis "No Son of mine"
Il finale della nomina del consiglio dell'AgCom e le seguenti polemiche si inseriscono in uno scenario che definire triste è poco. Se poi ci aggiungiamo la sceneggiata napoletana della fiducia a Formigoni in Regione Lombardia, la mancata conferma dei domiciliari a De Gregorio e Lusi (poi ci torno) mi sembra che stiamo raschiando un pochino il fondo del barile (leggo stamattina che Monti vorrebbe avocare a se le nomine dell'AgCom, l'avesse fatto qualcun altro avremmo detto dittatura, in questo caso è praticamente eutanasia!).
Il concetto, come ho avuto modo di discutere nei giorni scorsi, è ancora una volta la versione della stramaledetta politica del ribasso, che è una iattura di dimensioni incredibili e che sta distruggendo l'Italia da dentro.
Facciamo degli esempi: vi ricordate Brunetta? Lanciò il suo programma politico dicendo che tutti i dipendenti statali erano dei fannulloni, panzoni, mangiapane ad ufo e, con una serie di leggi, si mise ad inasprire i controlli, a negare diritti etc...
Ora, io non ho nessuna intenzione di difendere gli "statali", ma penso che la statistica mi dice che in un qualsiasi aggregato di persone ci sono gli scansafatiche, quelli che lavorano il giusto, e l'eccellenza. Se, in qualità di ministro affermo che sono tutti scansafatiche, quelli che ci mettono l'anima, quelli che lavorano e che si sbattono, che motivazione hanno? Nessuna.
La stessa cosa vale per i politici, ci sono quelli che non intervengono in parlamento (mi pare che l'onorevole Gaglione, del PDL faccia parte di questi), ma ci sono anche quelli che fanno il loro lavoro con dignità, con solerzia e con spirito di servitori dello stato (Openpolis, può aiutare in questo). Andare a dire che tutti sono dei ladri non solo non corrisponde al vero, ma inoltre costituisce una spinta all'inattività per quelli che invece il loro lavoro lo fanno.
Con lo stesso identico criterio, anche gli elettori sono tutti delle persone credulone raggirabili e senza cervello. Ed invece non è così. Ci sono quelli che si informano e quelli che no. Il fatto è che il pregiudizio è sempre una spinta al ribasso, e chissà dove questo ci sta portando, dopo tutto.
Alla prossima
Rampa
Il finale della nomina del consiglio dell'AgCom e le seguenti polemiche si inseriscono in uno scenario che definire triste è poco. Se poi ci aggiungiamo la sceneggiata napoletana della fiducia a Formigoni in Regione Lombardia, la mancata conferma dei domiciliari a De Gregorio e Lusi (poi ci torno) mi sembra che stiamo raschiando un pochino il fondo del barile (leggo stamattina che Monti vorrebbe avocare a se le nomine dell'AgCom, l'avesse fatto qualcun altro avremmo detto dittatura, in questo caso è praticamente eutanasia!).
Il concetto, come ho avuto modo di discutere nei giorni scorsi, è ancora una volta la versione della stramaledetta politica del ribasso, che è una iattura di dimensioni incredibili e che sta distruggendo l'Italia da dentro.
Facciamo degli esempi: vi ricordate Brunetta? Lanciò il suo programma politico dicendo che tutti i dipendenti statali erano dei fannulloni, panzoni, mangiapane ad ufo e, con una serie di leggi, si mise ad inasprire i controlli, a negare diritti etc...
Ora, io non ho nessuna intenzione di difendere gli "statali", ma penso che la statistica mi dice che in un qualsiasi aggregato di persone ci sono gli scansafatiche, quelli che lavorano il giusto, e l'eccellenza. Se, in qualità di ministro affermo che sono tutti scansafatiche, quelli che ci mettono l'anima, quelli che lavorano e che si sbattono, che motivazione hanno? Nessuna.
La stessa cosa vale per i politici, ci sono quelli che non intervengono in parlamento (mi pare che l'onorevole Gaglione, del PDL faccia parte di questi), ma ci sono anche quelli che fanno il loro lavoro con dignità, con solerzia e con spirito di servitori dello stato (Openpolis, può aiutare in questo). Andare a dire che tutti sono dei ladri non solo non corrisponde al vero, ma inoltre costituisce una spinta all'inattività per quelli che invece il loro lavoro lo fanno.
Con lo stesso identico criterio, anche gli elettori sono tutti delle persone credulone raggirabili e senza cervello. Ed invece non è così. Ci sono quelli che si informano e quelli che no. Il fatto è che il pregiudizio è sempre una spinta al ribasso, e chissà dove questo ci sta portando, dopo tutto.
Alla prossima
Rampa
martedì 5 giugno 2012
Fallimento!!!!
Audio Consigliato: Non voglio che Clara "Cary Grant"
La classe politica che si trova al posto di comando ora, da qualunque parte la si guardi, sta facendo una grande sonora, tremenda e roboante figura di merda. Una pila di materiale organico di origine animale di dimensioni veramente pazzesca.
Ed il segnale di questo è l'elezione dei vertici dell'Agcom. Che non è che sia un posto tanto ambito, anche perché c'è da lavorare, visto che l'ente (Autorità per la Gestione delle Comunicazioni) è quello che dovrebbe sovrintendere quello che è un campo nevralgico (vi dico solo che per una controversia con un provider di telefonia, siamo ad un anno di attesa, intervallata da una convocazione in cui mi hanno offerto una tabella risarcimenti del tutto risibile! Ma magari in futuro ci torno....), e che incidentalmente è un campo in costante evoluzione.
Dunque ricapitolando: i vertici del suddetto ente, di designazione politica, sono in scadenza. L'opinione pubblica chiede che vista l'importanza del medesimo ente vengano designate delle personalità di spicco con un minimo di esperienza nel settore. Segue una specie di squallida pantomima (come spesso capita nelle cose di questi giorni) in cui il presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, arriva a chiedere che si presentino dei curriculum per decidere le personalità utilizzando dei criteri di merito.
Per quasi un mese una ridda di voci, nomi di candidati, prospettive. Oggi (visto che domani si vota) finalmente i nomi.
Cinque persone, una scelta dalla presidenza del consiglio (il presidente) e quattro consiglieri. I due del PDL (ma poi perché due?) sono stati scelti fra i più fedeli alla linea, poi si è raggiunto un accordo fra PD e UDC per eleggere un funzionario della Camera probabilmente bravo, ma senza ne arte ne parte (la storia la trovate qui). Ora. il prescelto sarà sicuramente l'uomo più onesto del mondo, ma in un settore nevralgico dobbiamo sempre ricorrere alla cencellizzazione? La nostra classe politica non è in grado di esprimere un briciolino di meglio?
Apparentemente no! E questa è un'altra occasione perduta che nessuno valuterà quando, alla prossima tornata elettorale, ogni (e dico ogni) analisi inizierà con la frase: "Rimane da capire la causa di questo crescente astensionismo!".
Alla prossima
Rampa
La classe politica che si trova al posto di comando ora, da qualunque parte la si guardi, sta facendo una grande sonora, tremenda e roboante figura di merda. Una pila di materiale organico di origine animale di dimensioni veramente pazzesca.
Ed il segnale di questo è l'elezione dei vertici dell'Agcom. Che non è che sia un posto tanto ambito, anche perché c'è da lavorare, visto che l'ente (Autorità per la Gestione delle Comunicazioni) è quello che dovrebbe sovrintendere quello che è un campo nevralgico (vi dico solo che per una controversia con un provider di telefonia, siamo ad un anno di attesa, intervallata da una convocazione in cui mi hanno offerto una tabella risarcimenti del tutto risibile! Ma magari in futuro ci torno....), e che incidentalmente è un campo in costante evoluzione.
Dunque ricapitolando: i vertici del suddetto ente, di designazione politica, sono in scadenza. L'opinione pubblica chiede che vista l'importanza del medesimo ente vengano designate delle personalità di spicco con un minimo di esperienza nel settore. Segue una specie di squallida pantomima (come spesso capita nelle cose di questi giorni) in cui il presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, arriva a chiedere che si presentino dei curriculum per decidere le personalità utilizzando dei criteri di merito.
Per quasi un mese una ridda di voci, nomi di candidati, prospettive. Oggi (visto che domani si vota) finalmente i nomi.
Cinque persone, una scelta dalla presidenza del consiglio (il presidente) e quattro consiglieri. I due del PDL (ma poi perché due?) sono stati scelti fra i più fedeli alla linea, poi si è raggiunto un accordo fra PD e UDC per eleggere un funzionario della Camera probabilmente bravo, ma senza ne arte ne parte (la storia la trovate qui). Ora. il prescelto sarà sicuramente l'uomo più onesto del mondo, ma in un settore nevralgico dobbiamo sempre ricorrere alla cencellizzazione? La nostra classe politica non è in grado di esprimere un briciolino di meglio?
Apparentemente no! E questa è un'altra occasione perduta che nessuno valuterà quando, alla prossima tornata elettorale, ogni (e dico ogni) analisi inizierà con la frase: "Rimane da capire la causa di questo crescente astensionismo!".
Alla prossima
Rampa
venerdì 1 giugno 2012
Santitààààààààà!
Audio Consigliato: Elio e le Storie Tese "Spalhman"
Capita che le discussioni su Facebook, ti tirino dentro: è un gorgo, e poi il botta e risposta, il contatorino che cresce ci si mettono pure loro. E quando pensi che insomma gli ho detto tutto, glielo fatta vedere io, basta ho vinto invece basta un (1) che ricominci daccapo. E' il suo bello, direte, ma quando c'hai un sonno bestia, una situazione psicoattitudinomentale che ti consiglierebbe di andartene a dormire, è anche il suo brutto.
Partiamo dal kickoff
Capita che le discussioni su Facebook, ti tirino dentro: è un gorgo, e poi il botta e risposta, il contatorino che cresce ci si mettono pure loro. E quando pensi che insomma gli ho detto tutto, glielo fatta vedere io, basta ho vinto invece basta un (1) che ricominci daccapo. E' il suo bello, direte, ma quando c'hai un sonno bestia, una situazione psicoattitudinomentale che ti consiglierebbe di andartene a dormire, è anche il suo brutto.
Partiamo dal kickoff
Senza polemica, qualcuno mi spiega perché il capo di uno stato straniero viaggia su un A320 di Stato della Repubblica?Da lì in poi a valanga, siccome sono un simpatico ho provato a fare delle scenette con la Santità che parlava con Padre Georg (sapendo che il "tetesco" è abbastanza abusato come clichè satirico, ma sono un semplice, oltre che simpatico). Nel frattempo la conversazione si faceva seria nonostante tentassi di fare un minimo di satira.
Ad un certo punto, è spuntata fuori una frase del tipo: "in fin dei conti questo capo di stato straniero, usa i nostri soldi per i suoi viaggi". Il che è un po' vero ed un po' no.
La Chiesa in Italia viene finanziata in due modi, che io sappia, il primo sono le donazioni (vado in chiesa quando passa il tizio con il cappello/cestino/borsina, mi cerco in borsa degli spicci e li metto lì), il secondo è il fantomatico "8x1000".
Si tratta di una maniera di devolvere una parte delle nostre tasse ad una serie di religioni (le scelte sono 4: lo Stato, la Chiesa Cattolica, la Congregazione Valdese, la Chiesa degli Avventisti del Settimo Giorno). Da un certo punto di vista sarebbe giusto. Voglio che una parte delle mie tasse aiuti una cosa in cui credo, firmo e morta là.
Ma siamo in Italia ed il diavolo si nasconde nei dettagli.
Dice: e se non firmo? Se non firmi la scelta viene fatta lo stesso.
Dice: prego? Le quote relative alle scelte che non sono state indicate vengono divise in proporzione alle scelte (il meccanismo non lo spiego, ma cercate sull'Internet trovate.... ).
Uno dei miei interlocutori, mi dice che, secondo lui, si tratta di un meccanismo democratico. Io no, ma mi metto a rimuginare un pochino su questo concetto.
Se facessimo un parallellismo con la manifestazione di democrazia chiamata referendum, c'avrebbe pure ragione. Il problema è che il parallelo non regge, visto che io posso andare a non votare (ho scelto referendum perché il voto in questo caso non è diritto/dovere) ma provate a non fare una dichiarazione dei redditi (ops, in realtà si può fare ma di solito non lo si dice in giro!)! Però vi invito a pensare alla dichiarazione dei redditi. Tasse. Da pagare. Allo Stato. Italiano.
Tutto chiaro?
Quindi ricapitoliamo: siamo in uno stato laico, che dall'alto della sua magnanimità decide di lasciare che i suoi sudditi (li chiamiamo contribuenti) decidano fra quattro scelte a chi devolvere una piccina parte delle tasse che dovremmo dare allo stato. Quelli che non scelgono, scelgono lo stesso!
Mmmmm....... curioso.
Cioè lo Stato Italiano quello che ha il deficit più grande dell'Europa, che sta per uscire dall'Euro, decide di prendere su di se i bisogni finanziari di un paese straniero, che per dirla tutta, nel corso degli anni si è opposto all'estradizione di suoi membri (Paul Marcinkus, anyone?), che non paga e non pagherà gli oneri di urbanizzazione di molto del suo capitale immobiliare (IMU, anyone?). Bene, molto bene.
Ora non ce l'ho con la Chiesa in se, se volete sono molto più incazzato con lo Stato Italiano in quanto tale, che permette che un capo di stato di un paese straniero (perché di questo si tratta, mica di tanto di più) di mettere un suo simbolo in tutti gli edifici pubblici, e di avere una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni che non è sancita dalla Costituzione dello Stato Italiano, ma che è stata fatta in seguito ad accordi.
Sogno ogni tanto che la laicità dello stato sia qualcosa di più di quello che viene scritto sulla carta, ma non so quanto ci metteremmo di questo passo......
Alla prossima
Rampa
Alla prossima
Rampa
martedì 29 maggio 2012
Incongruenze
Audio Consigliato: Simple Minds "Sanctify Yourself"
Siamo ancora a parlare di morte e di ineluttabilità della vita, di ciò che capita e che è talmente aldifuori del nostro controllo che parlare di colpe e di responsabilità serve solo a saziare un nostro senso di rivalsa. Oggi, in una giornata densa di avvenimenti, ci sono state varie prove di questo. Le vado a citare:
1) le parate del 2 Giugno: a seguito del terremoto che è successo in Emilia Romagna, sta in queste ore montando la richiesta di sospendere tutto. In buona sostanza, siccome sono tutti sprechi, allora bisognerebbe sospendere la parata militare in occasione della Festa della Repubblica, i viaggi all'estero dell'esecutivo, le paghette del Trota e gli sprechi in generale.
Ora se posso essere d'accordo con le paghette del Trota, il resto mi sembra veramente pretestuoso, demagogico e sostanzialmente inutile. Cioè, spiegatemi, facciamo che io sono il fornitore delle transenne per permettere il passaggio del corteo in via dei Fori Imperiali (oppure facciamo che io sia un prestatore d'opera di qualche genere e tipo, che fa fatture e paga i dipendenti e fa tutte le cose in regola, ci sono ed esistono gente del genere, giuro!), facciamo che siccome io non ho tutte queste transenne, allora quando ho preso la commessa, mi sono attivato per averle tutte (fabbricandole, oppure noleggiandole, oppure ancora comprandole), inoltre per l'occasione ho fatto il contratto a delle persone che devono metterle in opera, ste cazzo di transenne.
Per risparmiare non facciamo più la parata! Ed io? Beh io vengo pagato lo stesso! (ed allora il risparmio dove sta?) Oppure non vengo pagato, visto che io il lavoro non l'ho fatto! (operazione risparmio riuscita!). Ed adesso chi mi tira fuori dalla merda? Visto che le transenne che ho bloccato devo pagarle, visto che i lavoratori che ho assunto devo pagarli, visto che le tasse per le fatture emesse devo pagarle. Attendo spiegazioni, perchè sul serio, non ho capito.
2) in seguito a tutto quello che sta succedendo in questi giorni ad una domanda (anche un po' insensata, ma non tutte le domande riescono con il buco) su "sarebbe il caso di sospendere il campionato di calcio", il PresDelCons Monti, ha detto:
3) Parliamo di un capo di stato straniero, che riceve una parte rilevante di finanziamento da parte dello Stato Italiano, che è al centro di un giro di interessi è di miliardi, con banche che hanno prestato soldi a chiunque, con sequestri di cui non si è saputo più niente. Il suo Stato è talmente intriso al nostro che ha ottenuto di mettere il proprio simbolo dovunque perfino al posto del simbolo dello Stato Italiano (provate a togliere il crocifisso da un aula di scuola e poi provate a trovare una bandiera italiana nella stessa aula!). Ed anche a questo preferisco una parata militare.
4) parliamo di un comico che ispira un movimento politico che dice una frase del tipo: "siete tutti stronzi perché il terremoto si può prevedere grazie agli studi di questo tizio che, però non ha ancora confermato nessuno, ma che siccome è simpatico allora deve aver per forza ragione!" Ed non abbiamo la forza di dirgli: "Cazzo, ci sono dei morti, ci sono delle persone che stanno male, che bisogno hai di farle stare più male?"
5) parliamo del fatto che la Terra, per come la conosciamo, è esistita per milioni di anni prima del nostro arrivo, ed esisterà per milioni di anni dopo la nostra estinzione, di questo sono discretamente sicuro. Se ci rendiamo conto che a paragone di una qualsiasi pietra che ci circonda abbiamo l'importanza di una formica, allora possiamo anche capire che un terremoto è un fenomeno del tutto naturale, che può sfuggire al nostro controllo, e che come tale va accettato. Possiamo fare in modo di essere più sicuri, possiamo mettere in atto delle strategie di sopravvivenza, dei sistemi per sopravvivere, ma almeno che non decidiamo subito di trasferirci in un prato, senza alberi e di vivere in una tenda, se siamo in casa può capitare che succeda qualcosa. Il meglio che possiamo fare è quello di continuare a vivere nonostante, e di stare attenti a chi ci sta intorno, perché da loro potrebbe dipendere la nostra sopravvivenza e viceversa, tutto il resto, mi spiace dirlo, sta a zero!
Alla prossima
Rampa
Siamo ancora a parlare di morte e di ineluttabilità della vita, di ciò che capita e che è talmente aldifuori del nostro controllo che parlare di colpe e di responsabilità serve solo a saziare un nostro senso di rivalsa. Oggi, in una giornata densa di avvenimenti, ci sono state varie prove di questo. Le vado a citare:
1) le parate del 2 Giugno: a seguito del terremoto che è successo in Emilia Romagna, sta in queste ore montando la richiesta di sospendere tutto. In buona sostanza, siccome sono tutti sprechi, allora bisognerebbe sospendere la parata militare in occasione della Festa della Repubblica, i viaggi all'estero dell'esecutivo, le paghette del Trota e gli sprechi in generale.
Ora se posso essere d'accordo con le paghette del Trota, il resto mi sembra veramente pretestuoso, demagogico e sostanzialmente inutile. Cioè, spiegatemi, facciamo che io sono il fornitore delle transenne per permettere il passaggio del corteo in via dei Fori Imperiali (oppure facciamo che io sia un prestatore d'opera di qualche genere e tipo, che fa fatture e paga i dipendenti e fa tutte le cose in regola, ci sono ed esistono gente del genere, giuro!), facciamo che siccome io non ho tutte queste transenne, allora quando ho preso la commessa, mi sono attivato per averle tutte (fabbricandole, oppure noleggiandole, oppure ancora comprandole), inoltre per l'occasione ho fatto il contratto a delle persone che devono metterle in opera, ste cazzo di transenne.
Per risparmiare non facciamo più la parata! Ed io? Beh io vengo pagato lo stesso! (ed allora il risparmio dove sta?) Oppure non vengo pagato, visto che io il lavoro non l'ho fatto! (operazione risparmio riuscita!). Ed adesso chi mi tira fuori dalla merda? Visto che le transenne che ho bloccato devo pagarle, visto che i lavoratori che ho assunto devo pagarli, visto che le tasse per le fatture emesse devo pagarle. Attendo spiegazioni, perchè sul serio, non ho capito.
2) in seguito a tutto quello che sta succedendo in questi giorni ad una domanda (anche un po' insensata, ma non tutte le domande riescono con il buco) su "sarebbe il caso di sospendere il campionato di calcio", il PresDelCons Monti, ha detto:
"Bisogna riflettere e valutare se non gioverebbe per due-tre anni una totale sospensione di questo gioco. È particolarmente triste e fa rabbrividire quando il mondo dello sport, che dovrebbe esprimere i valori più alti, si rivela un concentrato di fattori deprecabili - ha proseguito -. In questi anni abbiamo assistito a fenomeni indegni".Apriti cielo, all'italiano medio gli puoi imporre lo ius primae noctis (quell'allegra usanza medievale che imponeva che la prima notte la popolana doveva passarla obtorto collo con il sovrano), a se gli tocchi il calcio, veramente è troppo. Abbiamo pagato i debiti di gestione contabile delle squadre di serie A (con la famosa legge Salvacalcio),attraverso le nostre tasse vengono gestiti stadi sempre più grandi ed elefantiaci, attraverso la rete di Stato continuiamo anno dopo anno a versare milioni di euro in diritti. Questi si permettono di guadagnare quello che guadagnano, ed inoltre di truccare le partite, o di scommettere soldi, nell'assenza di controllo più completa da parte degli organi sportivi. Piuttosto del campionato di calcio, preferisco mille parate militari, ma proprio mille.
3) Parliamo di un capo di stato straniero, che riceve una parte rilevante di finanziamento da parte dello Stato Italiano, che è al centro di un giro di interessi è di miliardi, con banche che hanno prestato soldi a chiunque, con sequestri di cui non si è saputo più niente. Il suo Stato è talmente intriso al nostro che ha ottenuto di mettere il proprio simbolo dovunque perfino al posto del simbolo dello Stato Italiano (provate a togliere il crocifisso da un aula di scuola e poi provate a trovare una bandiera italiana nella stessa aula!). Ed anche a questo preferisco una parata militare.
4) parliamo di un comico che ispira un movimento politico che dice una frase del tipo: "siete tutti stronzi perché il terremoto si può prevedere grazie agli studi di questo tizio che, però non ha ancora confermato nessuno, ma che siccome è simpatico allora deve aver per forza ragione!" Ed non abbiamo la forza di dirgli: "Cazzo, ci sono dei morti, ci sono delle persone che stanno male, che bisogno hai di farle stare più male?"
5) parliamo del fatto che la Terra, per come la conosciamo, è esistita per milioni di anni prima del nostro arrivo, ed esisterà per milioni di anni dopo la nostra estinzione, di questo sono discretamente sicuro. Se ci rendiamo conto che a paragone di una qualsiasi pietra che ci circonda abbiamo l'importanza di una formica, allora possiamo anche capire che un terremoto è un fenomeno del tutto naturale, che può sfuggire al nostro controllo, e che come tale va accettato. Possiamo fare in modo di essere più sicuri, possiamo mettere in atto delle strategie di sopravvivenza, dei sistemi per sopravvivere, ma almeno che non decidiamo subito di trasferirci in un prato, senza alberi e di vivere in una tenda, se siamo in casa può capitare che succeda qualcosa. Il meglio che possiamo fare è quello di continuare a vivere nonostante, e di stare attenti a chi ci sta intorno, perché da loro potrebbe dipendere la nostra sopravvivenza e viceversa, tutto il resto, mi spiace dirlo, sta a zero!
Alla prossima
Rampa
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venerdì 25 maggio 2012
Aventino 2012
Audio Consigliato: Melissa Auf Der Maur "Real Lie"
Leggo questo, e mi vien da ridere. Poi ci penso un po' ed in effetti questa è una delle cose più sensate che ho sentito dire ad un leghista da un po' di tempo. Mi sono sempre chiesto con che coraggio questi volessero dire che la Padania voleva staccarsi usando a piene mani i soldi dello stesso stato a cui fanno guerra.
Ho sempre pensato che fosse l'emblema dell'Italia, che la battaglia politica va bene, che bisogna essere duri e puri, ma se c'è qualcuno che paga allora è tutta un'altra musica!
Plaudo quindi al nuovo corso, e plauderei di più se con l'uscita da Senato e Camera corrispondesse anche la rinuncia a bonus e vitalizi. Sarebbe sensato. Poi sarebbe sensato che ci contassimo e scoprissimo una buona volta quanti sono quelli che vogliono secedere e quelli che invece no. Sarebbe una fotografia onesta della situazione, qualcosa di un pochino diverso dalla solita botta di pancia che da sempre ha contraddistinto la proposta politica di questo movimento. E che la botta di pancia mi fa sempre pensare a quando dopo mangiato si piglia freddo....
Alla prossima
Rampa
Leggo questo, e mi vien da ridere. Poi ci penso un po' ed in effetti questa è una delle cose più sensate che ho sentito dire ad un leghista da un po' di tempo. Mi sono sempre chiesto con che coraggio questi volessero dire che la Padania voleva staccarsi usando a piene mani i soldi dello stesso stato a cui fanno guerra.
Ho sempre pensato che fosse l'emblema dell'Italia, che la battaglia politica va bene, che bisogna essere duri e puri, ma se c'è qualcuno che paga allora è tutta un'altra musica!
Plaudo quindi al nuovo corso, e plauderei di più se con l'uscita da Senato e Camera corrispondesse anche la rinuncia a bonus e vitalizi. Sarebbe sensato. Poi sarebbe sensato che ci contassimo e scoprissimo una buona volta quanti sono quelli che vogliono secedere e quelli che invece no. Sarebbe una fotografia onesta della situazione, qualcosa di un pochino diverso dalla solita botta di pancia che da sempre ha contraddistinto la proposta politica di questo movimento. E che la botta di pancia mi fa sempre pensare a quando dopo mangiato si piglia freddo....
Alla prossima
Rampa
giovedì 24 maggio 2012
Compleanno
Audio Consigliato: Alberto Fortis "Settembre"
Vi dirò la verità, è un pochino che penso a cosa scrivere. Nel senso che da una settimana circa sto pensando a cosa significhi diventare più vecchio. Forse da un po' di più.
Compiere gli anni al tempo della crisi non è un affare semplice, ti viene da chiederti a quale futuro ti dovrai preparare, ti viene da pensare a che punto sei, cosa rimane da fare. Per dire, a me la scena finale di "Salvate il soldato Ryan" m'ha sempre fatto pensare (la scena non ve la racconto, vi guardate il film, sentite le esplosioni, vi fate piacere la storia e poi capite di che si sta parlando, non ci sono scorciatoie!). Un po' di quello che mi è capitato negli ultimi mesi (un po' di quello che è capitato a tutto il mondo) diciamo che mi fa archiviare il mio ultimo anno sotto la cartella "incertezze ed arrancamenti" (che onestamente non so se sia italiano, ma tant'è).
Ma quello che mi manda sul serio in tilt è che ci sono tutte le carte per dare il colpo di reni, per riuscire ad uscire, a guardare al futuro con un minimo di fiducia e tranquillità (e qui non sto parlando di me, ma di tutti!). Eppure.....
Eppure io stesso mi sento spesso come bloccato fra le cose che vorrei fare e le cose non riesco a fare (per tutti i motivi). Qualche volta, a notte fonda, scanalando trovo qualche documentario in cui si parla del Boom Economico, degli anni 60 e 70 (periodo meraviglioso che ha dato i natali a me ed a tutti i miei coetanei), e la nota che si sente sotto era che nonostante tutto c'era lo spazio e la voglia di rischiare e provare. C'era voglia di costruire.
Sento che oggi questo non c'è (ed a parte qualcuno mi sembra che non sia un argomento di cui parlano i media) e mi piacerebbe fosse un regalo di compleanno (non solo per me) che ci dovremmo meritare tutti. Vorrei che il colpo di reni fosse possibile, finché il fisico tiene e le reni mantengono un certo slancio ed una certa elasticità. Lo vorrei per me e per quelli che dopo di me verranno. Sto chiedendo troppo?
Alla prossima
Rampa
Vi dirò la verità, è un pochino che penso a cosa scrivere. Nel senso che da una settimana circa sto pensando a cosa significhi diventare più vecchio. Forse da un po' di più.
Compiere gli anni al tempo della crisi non è un affare semplice, ti viene da chiederti a quale futuro ti dovrai preparare, ti viene da pensare a che punto sei, cosa rimane da fare. Per dire, a me la scena finale di "Salvate il soldato Ryan" m'ha sempre fatto pensare (la scena non ve la racconto, vi guardate il film, sentite le esplosioni, vi fate piacere la storia e poi capite di che si sta parlando, non ci sono scorciatoie!). Un po' di quello che mi è capitato negli ultimi mesi (un po' di quello che è capitato a tutto il mondo) diciamo che mi fa archiviare il mio ultimo anno sotto la cartella "incertezze ed arrancamenti" (che onestamente non so se sia italiano, ma tant'è).
Ma quello che mi manda sul serio in tilt è che ci sono tutte le carte per dare il colpo di reni, per riuscire ad uscire, a guardare al futuro con un minimo di fiducia e tranquillità (e qui non sto parlando di me, ma di tutti!). Eppure.....
Eppure io stesso mi sento spesso come bloccato fra le cose che vorrei fare e le cose non riesco a fare (per tutti i motivi). Qualche volta, a notte fonda, scanalando trovo qualche documentario in cui si parla del Boom Economico, degli anni 60 e 70 (periodo meraviglioso che ha dato i natali a me ed a tutti i miei coetanei), e la nota che si sente sotto era che nonostante tutto c'era lo spazio e la voglia di rischiare e provare. C'era voglia di costruire.
Sento che oggi questo non c'è (ed a parte qualcuno mi sembra che non sia un argomento di cui parlano i media) e mi piacerebbe fosse un regalo di compleanno (non solo per me) che ci dovremmo meritare tutti. Vorrei che il colpo di reni fosse possibile, finché il fisico tiene e le reni mantengono un certo slancio ed una certa elasticità. Lo vorrei per me e per quelli che dopo di me verranno. Sto chiedendo troppo?
Alla prossima
Rampa
giovedì 17 maggio 2012
J'accuse...
Audio Consigliato: Simply Red "Money's too tight to mention"
In tutto il casino del finanziamento (anzi del rimborso) ai partiti ci sono delle cose che non quadrano e che non capisco.
Beh, la prima, la più semplice ma anche la più macroscopica è come sia possibile che la volontà popolare espressa chiaramente in un referendum sia stata pervertita in maniera tale da generare un turbinio di euro che ha dimensioni onestamente imbarazzanti. Qualcuno mi dica cosa non era chiaro nel voto: "Non vogliamo il finanziamento pubblico ai partiti!" che io onestamente non l'ho capito.
Un'altra cosa che non ho capito è perché non debbano pagare gli organi di controllo dei partiti nonchè i segretari di partito. Nel senso che i vari Lusi o Belsito non sono delle persone con in mano un libretto degli assegni che decidono di testa loro, ma bensì sono degli organi associativi nominati e quando qualcuno riceve una nomina ne riceve anche le responsabilità. Così come nominati sono pure i revisori (qui per esempio sono citati quelli della Margherita) che hanno delle responsabilità.
Se in una società quando avviene un ammanco, quando qualcuno spende dei soldi senza pezze giustificative, oppure senza giustificazione, prima scattano i danni civili e poi, se del caso, scattano quelli penali. Perché non dovrebbe essere lo stesso? Non entro nel discorso che sono soldi nostri questi non li hanno guadagnati etc.... perché il fatto che un politico pagato in maniera tale da essere benestante dovrebbe essere pure indipendente, ma quando interi patrimoni vengono gestiti in questa maniera allegra mi sembra che sia un segnale bastante che evidentemente nel sistema stanno girando troppi soldi, decisamente troppi.
E forse questo ci da anche un'idea di come la politica si sia allontanata dal corpo elettorale. Quando puoi ricevere paghette da 1000 euro a botta, come riesci a capire quali sono i problemi che deve affrontare un operaio con la busta paga di 1000 euro però al mese?
E non si tratta di stabilire che i partiti non devono avere dei soldi, il fatto che le strutture partitiche debbano ricevere qualcosa dallo Stato dovrebbe essere garanzia di pluralità dovrebbe impedire che la politica venga presa in mano dal miliardario di turno (ops, forse questa l'ho detta grossa), ma allora dovremmo fare in modo che queste risorse vengano controllate da una terza parte ( i politici ci hanno dimostrato di non saperlo/volerlo fare). Le maniere ci sono tutte, facciamo che le donazioni ai partiti siano scaricabili dalle tasse ma che debbano essere pubbliche? Facciamo che sia un altro "8permille" da dare a qualcuno? Facciamo che siano delle quote fisse in base ai voti? Forse questo potrebbe far venire voglia ai politici di lavorare per noi, piuttosto che solo per la loro sedia.
Quando questo verrà affrontato, sarà un altro tassello importante per l'Italia del futuro!
Alla prossima
Rampa
In tutto il casino del finanziamento (anzi del rimborso) ai partiti ci sono delle cose che non quadrano e che non capisco.
Beh, la prima, la più semplice ma anche la più macroscopica è come sia possibile che la volontà popolare espressa chiaramente in un referendum sia stata pervertita in maniera tale da generare un turbinio di euro che ha dimensioni onestamente imbarazzanti. Qualcuno mi dica cosa non era chiaro nel voto: "Non vogliamo il finanziamento pubblico ai partiti!" che io onestamente non l'ho capito.
Un'altra cosa che non ho capito è perché non debbano pagare gli organi di controllo dei partiti nonchè i segretari di partito. Nel senso che i vari Lusi o Belsito non sono delle persone con in mano un libretto degli assegni che decidono di testa loro, ma bensì sono degli organi associativi nominati e quando qualcuno riceve una nomina ne riceve anche le responsabilità. Così come nominati sono pure i revisori (qui per esempio sono citati quelli della Margherita) che hanno delle responsabilità.
Se in una società quando avviene un ammanco, quando qualcuno spende dei soldi senza pezze giustificative, oppure senza giustificazione, prima scattano i danni civili e poi, se del caso, scattano quelli penali. Perché non dovrebbe essere lo stesso? Non entro nel discorso che sono soldi nostri questi non li hanno guadagnati etc.... perché il fatto che un politico pagato in maniera tale da essere benestante dovrebbe essere pure indipendente, ma quando interi patrimoni vengono gestiti in questa maniera allegra mi sembra che sia un segnale bastante che evidentemente nel sistema stanno girando troppi soldi, decisamente troppi.
E forse questo ci da anche un'idea di come la politica si sia allontanata dal corpo elettorale. Quando puoi ricevere paghette da 1000 euro a botta, come riesci a capire quali sono i problemi che deve affrontare un operaio con la busta paga di 1000 euro però al mese?
E non si tratta di stabilire che i partiti non devono avere dei soldi, il fatto che le strutture partitiche debbano ricevere qualcosa dallo Stato dovrebbe essere garanzia di pluralità dovrebbe impedire che la politica venga presa in mano dal miliardario di turno (ops, forse questa l'ho detta grossa), ma allora dovremmo fare in modo che queste risorse vengano controllate da una terza parte ( i politici ci hanno dimostrato di non saperlo/volerlo fare). Le maniere ci sono tutte, facciamo che le donazioni ai partiti siano scaricabili dalle tasse ma che debbano essere pubbliche? Facciamo che sia un altro "8permille" da dare a qualcuno? Facciamo che siano delle quote fisse in base ai voti? Forse questo potrebbe far venire voglia ai politici di lavorare per noi, piuttosto che solo per la loro sedia.
Quando questo verrà affrontato, sarà un altro tassello importante per l'Italia del futuro!
Alla prossima
Rampa
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