Ieri ho scritto un post. Nulla di strano, ne scrivo di continuo. Mi ha risposto Archie in un commento.
Caro Rampa.
Forse sei tu che non ti sei mai accorto di una cosa, FORSE perchè leggi poco dove scrivono certi soggetti che, normalmente, ti causano un certo prurito.
E' una vita che la Chiesa giudica male (per non dire condanna) la politica sull'immigrazione di questo Governo.
Ma... sai, se lo fa "troppo" decisamente, o "troppo" spesso, qualcuno (dico a caso: i laicisti?) si affretta sempre a dire che fa indebite ingerenze...
Che, per una strana interpretazione (altalenante?) delle cose, sono di serie A quando fa comodo, invece sono da 3^ categoria quando non sono come si vorrebbe fossero...
E la manica della tonaca comincia ad allungarsi, o da una parte o dall'altra. Quando, invece, tutti silenziosamente ammettono che sarebbe meglio stesse nelle sue misure.
Come di solito, stavo approntandomi ad una risposta, quando, anche in base a delle discussioni di ieri sera mi sono accorto che la mia posizione sull'intero argomento è piuttosto articolata.
La prima considerazione è che se è vero che l'80% delle risorse del mondo viene sfruttato dal 20% delle persone è un po' ipocrita aspettarsi che l'80% delle persone non faccia il possibile per raggiungere il posto dove si usa l'80% delle risorse (chiaro, no?).
Il problema è la totale gestione dei flussi migratori. Innanzitutto mi preme dire che la posizione di alcuni stati (mi viene in mente Malta) è di un ipocrita che fa quasi fastidio. Ciononostante, la gestione che viene fatta nel prima e nel dopo è abbastanza ingiusta.
Nel prima, bisognerebbe intervenire sulle organizzazioni di scafisti (sfruttatori senza scrupoli!) prima che riempiano di persone disperate barconi fatiscenti.
Nel dopo nello stabilire delle procedure certe nella gestione delle persone.
Per tornare al commento di Archie, garantito, alcune delle componenti della chiesa (e suppungo quelle del volontariato) sono già da tempo critiche sulle posizioni del governo in materia di immigrazione, ma la risposta che danno non sempre è quella migliore.
Certo bisogna accogliere tutti, indistintamente, caritatevolmente, ma poi bisogna agire perchè il regime di persona accolta non diventi permanente. L'assistenza iniziale è solo una fase, non deve diventare uno stato permanente.
A margine, siamo ben oltre le soglie del 2000 (mi ricordo che si iniziavano grandi frasi con "Alle soglie del 2000" anni fa!), mi sembra del tutto inconcepibile che ci siano persone che soffrono e muoiono nella completa indifferenza in quella specie di stagno che è il Mediterraneo. Disperati sfruttati che finiscono in fondo al mare, vivi solo nel ricordo di quelli che hanno lasciato indietro.
Alla prossima
Rampa
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