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Ieri mattina mi sono svegliato con le immagini del terremoto. So che non è importante ma il mio pensiero è con le persone che hanno perso tutto e che in questo momento sono rimaste solo che le cose che indossano.
Da ieri mattina, dicevo, vengo bombardato dalle immagini della distruzione, dai palazzi sventrati, dalle facce dei senzatetto con quell'espressione attonita di chi ha perso tutto nel giro di un minuto e non se ne è ancora reso conto.
Ieri a pranzo, poi, la solita teoria di telegiornali ognuno con il suo giornalista dislocato in un piccolo angolo dello stesso isolato a raccontare, ognuno, la stessa identica cosa.
Poi mi sono arrabbiato per un "povero deficiente" in onda sul TG1 che si lamenta che "si è dovuto spostare perchè dovevano passare le ambulanze?"
MA STIAMO SCHERZANDO?
Poi la conduttrice da studio comincia a farfugliare qualcosa dicendo che il soccorso deve tenere conto anche delle esigenze del diritto all'informazione. E tutto questo non vi fa rabbrividire?
Nel primo pomeriggio, invece, vedo anche uno di quei talk della fascia pomeridiana, pure lì c'è una inviata, una tipa magra e sparuta in grado di usare a sproposito due, diconsi due, esclamazioni: "Hanno estratto il corpo" ed "Il sisma è stato tremendo".
La sua postazione è di fronte ad un edificio che era di 4 piani ed adesso il tetto è appoggiato sul manto stradale, ci sono i soccorsi che stanno pian piano togliendo le macerie perchè ci sono delle persone ancora vive, là sotto.
Mentre sono lì in diretta, una ragazza di 21 anni viene estratta ancora viva dalle macerie, si vedono i vigili che si avvicinano, si vedono i soccorritori che si affaccendano, poi arrivano dei volontari che formano una specie di barriera umana per impedire ai fotografi di prendere immagini della ragazza fin dentro l'ambulanza.
Domanda forse stupida: quale giornale comprerebbe fotografie di una ragazza appena estratta da un edificio? E quale effetto avrebbe la pubblicazione di quelle foto sulla tiratura del giornale stesso??????
A sera ho visto pure Bruno Vespa sorvolare le zone colpite dal terremoto. Lui è dell'Aquila e quindi raccontava cosa c'era al posto dei cumuli di macerie. Si poteva sentire la frenesia nella sua voce, l'orgasmo che gli veniva procurato da tutti gli speciali "Porta a porta" che avrebbe potuto imbastire su tutta la vicenda.
Il dramma di tutto questo è che sappiamo come andrà a finire. L'Irpinia, il Friuli, l'Umbria, ci siamo già passati per tragedie del genere. e finchè ci sarà la storia saranno sfruttate fino alla nausea, poi silenzio, e baracche e tende, e gente sfollata.
Alla prossima
Rampa
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