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Dopo, anzi in questo caso addirittura durante, un evento catastrofico, a breve giro di posta partono le polemiche.
Come al solito ci sono delle cose a cui credo e delle cose a cui non credo, e visto che internet è un ricettacolo di "tutte e'cose", vi faccio un breve elenco, giusto per il piacere della discussione.
Il Radon: io non credo che il buon Giuliani abbia finalmente trovato il sistema per preannunciare i terremoti, così come non credo che se avesse dato il segnale prima, il terremoto sarebbe stato meno catastrofico (specie se, come si faceva notare, dai l'allarme per Sulmona e poi il terremoto colpisce L'Aquila, un problemino di procurato allarme potrebbe pure sorgere). Mi sembrano pretestuose e decisamente inutili sia le richieste di scuse a Bertolaso, che l'avviso di garanzia a Giuliani stesso.
L'allerta: i superstiti hanno detto che c'erano state scosse frequenti da ottobre. Si sa che i terremoti non si possono prevedere, ma le emergenze si. Eppure, oggi, due giorni dalla scossa, sono entrate in funzione le tendopoli. Non ho sentito di piani e procedure di evacuazione, non ho sentito di squadre in allerta.
Edilizia moderna: un ospedale inaugurato nel 2000, inagibile al 90%? Italia o Terzo mondo? Per non parlare poi degli edifici di nuova costruzione che sono crollati come castelli di carte. La zona del sisma è stata dichiarata "sismica" da 50 anni, non da l'altro ieri, eppure....... (cioè va bene che crolli il palazzo della Prefettura, edificio storico, ma la Casa dello Studente, con meno di 20 anni?).
La preparazione: adesso vediamo se dico una cosa sconvolgente, poniamo per puro caso di essere eletto come sindaco in uno di questi paesi e che dopo un paio di mesi la popolazione mi faccia notare (nel caso in cui non me ne sia accorto io!) che ci sono un sacco di scosse telluriche, io un po' di soldini del bilancio comunale li metterei anche da parte, per prendere un campo, anche appena fuori dal paese, e preparare delle canalizzazioni e delle cose in modo che se arriva la protezione civile siamo tutti pronti. Sono io quello strano?
Mi è venuto in mente una puntata di Report che avevo visto un paio di settimane fa, quella sulle centrali nucleari. In Francia ci sono parecchie centrali ed il giornalista era andato ad intervistare le persone che abitavano in vista del camino. Queste aprivano un cassetto e gli facevano vedere un fascicoletto con le procedure da fare in caso di incidente, poi le pastiglie di iodio da assumere per proteggere la tiroide ed i punti di raccolta da raggiungere.
Poi mi venuto in mente il fatto che sono stato per sei anni in una scuola e non ho fatto mai nemmeno una prova di evacuazione! Potrebbe essere un problema di cultura?
Gli aiuti dall'estero: non è questione di orgoglio, non è questione di poca fiducia nei nostri mezzi di soccorso (che peraltro stanno lavorando bene e stanno facendo letteralmente miracoli), ma nel momento in cui ci offrono una mano, la risposta non è "non ci servono facciamo da soli" la risposta è semmai "grazie dopo". Poi ci conoscono in giro per il mondo, tutti sanno gli italiani che sono andati ad aiutare in giro per il mondo nelle disgrazie altrui, se per una volta ci offrono una mano, magari accettarla potrebbe essere un bel gesto, almeno.
Alla prossima
Rampa
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