Questo post deriva direttamente da quello precedente e prende spunto da uno dei commenti di Giuliano.
Ci ho ragionato un pochino, e volevo articolare meglio la mia risposta.
mica ti devi incazzare!..una volta tanto che ti do ragione. Ripeto però: l'unica cosa è capire se si tratti o meno di applicare un diritto (da parte del medico) di "obiezione di coscienza". Se non sbaglio anche tu l'hai posta quando si è trattato di decidere se fare o meno il militare, no? Giustamente sottolineo. Se uno non si sente di staccarti la spina lo farà un altro.
Iniziamo dalla definizione di obiezione di coscienza, dalla wiki:
Si definisce obiezione di coscienza il rifiuto di assolvere a un obbligo di legge gli effetti del cui espletamento si ritengano contrari alle proprie convinzioni ideologiche, morali o religiose. Colui che pratica tale opzione si chiama obiettore di coscienza. Caratteristica saliente dell’obiezione di coscienza è l’assunzione in prima persona delle conseguenze civili e penali che dall’obiezione derivano.Qui casca l'asino, perchè se è pur vero che l'obiezione di coscienza a me personalmente ha permesso di non fare il militare, ma di fare servizi alternativi, mi è costata anche delle precise limitazioni della mia sfera giuridica personale (non posso richiedere il porto d'armi, non posso prestare servizio nei corpi dello stato, per dire i primi che mi vengono in mente).
Qual'è "l'assunzione in prima persona delle conseguenze civili e penali" di un medico che si rifiuta di staccare la spina, o di un anestesista che si rifiuta di fare l'epidurale ad una ragazza che sta abortendo (c'era una lettera ricevuta da Corrado Augias al proposito, qualche giorno fa)?
Questa non è obiezione, sei lì che vieni pagato per fare un lavoro che fai a metà perchè la normale pratica del lavoro coccia con i tuoi principi? Allora non fare il lavoro e lascia il posto a qualcuno in grado di farlo.
Facciamo un altro esempio, diciamo che ho una ditta di volantinaggio e mando i ragazzi in giro a riempire le cassette della posta di volantini, arriva "Partito Socialista Americano dei Bianchi", gli faccio un contratto, mi impegno a mettere le loro riviste nelle buste poi invoco l'obiezione di coscienza e mando tutto al macero. E' truffa o difesa della propria integrità?
Ricordo di aver letto questo articolo di Luca Sofri, mentre infuriava il dibattito sulla vicenda di Eluana Englaro e quello che mi era rimasto in mente è:
Contrariamente a quanto vuole far credere chi ne parla a vanvera, in Italia non esiste una legge “sull’obiezione di coscienza”. Esistono delle norme che ne prevedono la possibilità in relazione a violazioni della legge ben definite: sul servizio militare obbligatorio (norme superate dalla sua abolizione), l’aborto, la vivisezione. Ma estendere il concetto dandogli una validità generale per creare eccezioni ad altre leggi o sentenze è del tutto arbitrario e illegale: quelle eccezioni sono reati e come tali giustamente perseguibili.Il potere dato dal decreto votato ieri al Senato è immenso e sproporzionato. E conferma tutte le mie paure su dove stiamo andando come paese.
Alla prossima
Rampa
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