Ancora una volta mi giro verso le persone che ne sanno più di me ed arrossisco......
Guardo questo post sul blog di Matteo Bordone, e pur essendo un discreto lettore di Vittorio Zucconi, devo ammettere che Freddy Nietzsche ci ha preso in pieno.
In effetti l'agiografia italiana del presidente Obama dalla campagna elettorale ad oggi non è proprio cambiata, è quello che se ha fame va a prendersi un hamburger, quello dell'orto di crisi, quello che va a vedere le partite di basket e la gente applaude.
Bello, tutto molto bello, certo.
Ma poi come si spiega che era quello che voleva riportare a casa i suoi ragazzi, ma poi attacca i talebani in Afganistan con "il più grande spiegamento di forze dai tempi del Vietnam"? Non vi si è accesa una lampadina? C'è una certa discrepanza in questo?
Cito:
La tendenza ad arrangiare le cose per farle rientrare in un teorema bello da esprimere è fastidiosa. Qui salta fuori che Obama “mette l’elmetto” adesso, mentre per gli altri media sono mesi che è in trincea. Poi la guerra sembra quasi un buffetto, un’eccezione che conferma la regola della santità. Una posizione, questa, che risponde solo alla retorica dei mesi precedenti, perché i lettori di Repubblica e l’area politica cui fa riferimento il giornale non sono sulle posizioni di Caruso, Agnoletto o Menapace (sanno quindi che le colombe funzionano poco coi nazisti). Ma soprattutto la politica di Obama e quella di Bush SONO sostanzialmente lontane. E se uno perde tempo a fare i temini, nessuno capisce come e perché. Se dici che sono diversi perché uno pum pum e l’altro margherite, poi quando anche l’altro pum pum devi fare le capriole per spiegare che sì, è vero, pum pum, però è un pum pum coi petali, profumato, in fondo gradevole.E' meravigliosamente vero.... Dovremmo imparare, fin da piccoli a leggere e capire le cose che vediamo e sentiamo, applicare una capacità critica. Ma nessuno ce lo insegna, e questo ci espone a tesi premasticate e temini precompilati.
Alla prossima
Rampa
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