In tutta onestà, non so se il bicchiere sia mezzo pieno oppure mezzo vuoto, ma so che non c'è sempre il sole e forse è il caso di portare in giro l'ombrello......
sabato 2 maggio 2009
Un po' di chiarezza.....
Audio Consigliato: Swing Out Sisters "Break out"
La Freedom House (curiosamente "La Casa della Libertà") è una organizzazione indipendente e non governativa che valuta (con criteri suoi che vanno dall'analisi della legislazione, all'analisi degli eventi di cronaca) la "liberta di espressione" in un paese.
Ogni anno le sue analisi vengono condensate in un rapporto chiamato "Freedom of the press index". Questo fa molto discutere di solito, perchè i paesi che vengono definiti "non liberi" (ci sono 4 definizioni: "Liberi", "Parzialmente Liberi", "Non liberi", "N/A" - che è una specie di "Non sa/Non risponde") strepitano un po' dicendo che non è vero che Freedom House è di destra/centro/sinistra a seconda di quel che conviene.
Quest'anno, nel materiale di presentazione della nuova edizione del'index c'era una simpatica mappina, che ho copincollato qui sopra.
Guardate l'Italia.
Dai.
Su.
Gialla, che sta per "Partly Free" ("Parzialmente libera!"). Gli unici in Europa salvo la Grecia. Come la Turchia!
Ma come si permettono questi bolscevichi? Abbiamo ben 6 televisioni (3 in mano ad un gruppo facente capo al Presidente del Consiglio, 3 in mano ad un governo facente capo al Presidente del Consiglio), abbiamo giornali nazionali che sono controllati dai maggiori gruppi industriali. Delle leggi nuove nuove che impediscono la stampa di intercettazioni (ed in alcuni casi anche l'utilizzo).
Abbiamo leggi all'esame del governo che si propongono la sconfitta dell'anonimato su Internet (vedi decreto D'Alia, o la proposta di legge Rossi-Carlucci).
Ripeto, come si permettono, questi? Siamo liberi, liberi, come non lo saremo mai... più!
Alla prossima
Rampa
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