Da un lato sicuramente più tranquillo rispetto al post di ieri, oggi sghignazzo su questo.
Allora, la risposta di Matteo Bordone sta qui. Il commento da cui tutto è partito sta qui. Già il fatto che il giornalista colpevole della tirata sul sesso si chiami Merlo, ecco, quello, fa già ridere.
Passi che mi hanno fatto scompisciare:
I milioni di persone che oggi godono della pornografia lo fanno, come me, da molti anni. Ci terrei a farle notare che sono la maggioranza della popolazione: una maggioranza varia, sana, inserita, senza piaghe da decubito. In tutta Italia esistono (anche se stanno chiudendo) videoteche che hanno resistito all’offensiva di Blockbuster solo per via del porno (che le grandi catene non vendono). Ma lasciamo stare le videocassette e i DVD, lasciamo stare Colpo Grosso o la Magic America su Rete55 (grazie, Marano, per quelle notti) e lasciamo stare anche i giornaletti comprati dall’edicolante connivente o trovati nei boschi. Passiamo alla rete, perché mi pare che, come al solito, il fatto che tutto questo avvenga in rete la intrighi e disturbi di più (la rete è un po’ il punto esclamativo della sociologia da quotidiano).Il punto esclamativo!!!! Inarrivabile.
Alla prossima
Rampa
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