Audio Consigliato: Jeff Buckley "Mojo Pin"
A semplicemente guardarsi in giro ci sarebbe un sacco da imparare, ma proprio tanto.
Ad esempio leggendo questo articolo, si potrebbe capire come dovremmo insegnare ai nostri figli, a noi stessi ed ai nostri genitori come comportarsi all'estero.
Un insegnante rischia il licenziamento per aver scritto una tag nel marmo del Duomo di Firenze, e viene costretto a scrivere una lettera di scuse alla Curia, qui in città le pareti pulite durano al messi mo due settimane e venissero coperte da opere di qualche tipo (quella Street Art che ci ha dato Jean-Michel Basquiat, Keith Haring per citare solo i più famosi) potrebbe pure passare, ma invece vengono segnati sghiribizzi senza senso, talvolta pure brutti ed insulti di vario genere e tipo.
Poi la cosa che mi ha fatto pensare non poco è il fatto che l'accusa dei compagni di viaggio non viene definita "delazione" (frase tipica, che ho sentito milioni di volte: "Cosa vuole farci? Sono ragazzi......" come se questo costituisse una scusa di qualche tipo) ma viene trattata come dovere.
Fai il cretino in giro per il mondo, bene, se ti vedo quando arrivi in Giappone a casa ti faccio una bella lavata di capo, così ti impari!
Per oggi ho imparato questo, domani si vedrà!
Alla prossima
Rampa
2 commenti:
Scusa, ma perchè solo all'estero? Non si imbrattano le cose solo all'estero, ma anche in Italia, sia da parte di italiani che non. Mi verrebbe da chiedere: ma perche' nessuno ha mai pensato di mettere una bella lavagna a fogli amovibili ovunque? Anche dietro le porte dei bagni pubblici. E dire che in molti posti, anche italiani, esiste il libro dei commenti per lasciare un segno di se'. Ma forse a costoro serve di piu'. Ok, ci sono, marchiamoli a fuoco per lasciare un segno di noi a loro.
Una Monica molto stanca e accaldata
Partivo dal presupposto che essendo all'estero in casa d'altri bisognerebbe essere un pochino rispettosi prima di tutto degli altro e poi di se stessi......
Ciao
Rampa
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