Audio Consigliato: Dire Straits "Money for nothing"
Ieri sono morte sei persone. Meglio, sono morte ben più di sei persone, ma sei sono morte mentre erano sul posto di lavoro.
Non è una cosa su cui ho voglia di scherzare, per nulla. Mi ritengo una persona fortunata, il massimo infortunio che mi può capitare è quello di slogarmi un polso tirando un dado. Invece altri muoiono.
Oggi su Repubblica c'erano due cose in prima pagina: c'era la notizia degli operai di Mineo e della lettera al Presidente della Repubblica da parte di un gruppo di operai indignati sulla storia dei doppi incarichi.
Mi sembrano onestamente due cose che si incastrano alla perfezione. In risposta all'incidente di Mineo il ministro giustamente dice che è ora di basta, che bisogna fare più controlli sulla sicurezza dei cantieri, sull'applicazione delle norme etc. Tutto condivisibile e dovuto, per carità. Tutto giusto. Sono le stesse parole che diceva il suo corrispondente nel governo precedente.
Mancano gli ispettori per controllare l'applicazione delle regole, così come mancano i soldi per pagare le persone che controllino etc. E' un circolo vizioso e non se ne esce. Ci vorrebbe un cambiamento di politica che non so se siamo pronti a questo.
Poi vedo la lettera degli operai: "I politici con i doppi incarichi guadagnano quanto me in un anno, in un solo mese!". La cosa sembra un po' in odore di "La Casta" (il libro uscito l'anno scorso sui politici) ma comunque è pur vero che rimborsi del genere contribuiscono solo a scollare ulteriormente i politici dalla gente comune.
Piccola digressione.
Mi chiedo perchè la politica debba sempre glorificare se stessa attraverso la gratificazione del potere e dello stipendio (come mezzo ultimo del potere stesso). Vuoi che non se ne rendano conto? Vuoi che non lo facciano (tutti, non è questione di colore) per pura cupidigia? Da un certo punto capisco il ragionamento di Grillo in cui dice che noi siamo i loro datori di lavoro, ma comunque, loro sono persone che abbiamo votato, che la maggioranza di noi ha delegato per decidere in sua vece.
Fine della digressione (magari più avanti ci ritorno).
Sono perplesso dal meccanismo delle notizie: tutto sembra essere pronto ad esplodere, in sequenza non riusciamo ad addentrarci in nulla, distratti dal prossimo. Siamo impossibilitati a rimanere su un problema per il susseguirsi ossessivo delle emergenze. Adesso abbiamo il problema delle morti sul lavoro. Si lanciano proclami, si promettono risoluzioni ma rimaniamo attenti fino al prossimo urlo......
Secondo me, bisognerebbe che ognuno si scegliesse una battaglia (la sicurezza sul posto di lavoro, le unioni civili, le grandi opere, quello che volete) e la usi come cartina al tornasole per giudicare il lavoro dei politici.
Senza lasciarsi distrarre dai rumori di fondo.
Alla prossima
Rampa
2 commenti:
Già anche a me potrebbe slogarsi il polso per troppo uso del mouse!!!
Però ci sono persone, per lo più operai (avete mai sentito di un politico o di un imprenditore che muore sul posto del lavoro?) che muoiono. I motivi sono anche l'ignoranza stessa degli operai (ignari del rischio) e di chi li dirige (i capi reparto e chi via via sto sopra) che spesso "forzano la mano" per fargli fare lavori rischiosi, o più ore di lavoro del dovuto, ecc..
E la mancanza di lavoro generale in Italia aumenta questo problema.. se lavoro non ce n'è per nessuno, nessuno va a lamentarsi anche se fosse consapevole del rischio!
E' vero che mancano i controlli, gli ispettori, i soldi, ecc.
Ma una delle colpe è a mio avviso è la CULTURA, la mancanza di informazione adeguata sui rischi e i pericoli. E la mancanza di RISPETTO per le persone... Se il dirigente non rischia nulla perchè non sarà mai processato per un incidente del genere anche se era sua responsabilità, se ne infischa dell'incolumnità dei suoi sottoposti...
Almeno qui in Italia è così: non c'è rispetto, a questo livello come a moltissimi altri livelli...
Possibile che nessuno si alzi per far sedere la vecchietta o la donna incinta su autobus e treni affollati?
Possibile... in Italia solo...
Ricordate chi salvò quei ragazzi che stavano affogando sul Brenta un anno fa circa?
Non un italiano:tutti gli italiani stavano guardando la scena, nessuno si è buttato a slavare i ragazzi.
Fu un muratore bosniaco che è morto per salvare i ragazzi...(http://tribunatreviso.repubblica.it/dettaglio/Annega-per-salvare-due-fratellini/1343944?edizione=EdRegionale)
E i genitori non sono neanche andati a ringraziare i parenti dell'eroe...
D'altra parte, il presidente del Consiglio attuale definisce eroe Mangano, un mafioso che non ha mai parlato in carcere...
E' questo il tipo di eroe dei nostri giorni, nel nostro Paese?
E il rispetto dov'è?
Forse è morto con quei 6 dell'altro giorno? No, è morto molto tempo fa....
Io avrei suggerito "Dio è morto" di Francesco Guccini.
Ciao,
ema
Vedi il problema sta nel consumismo.
Si cerca l'etica nella produzione ma non si cerca l'etica del consumo.
Spiego: se il protocollo ISO 9000 si applica alle cose prodotte, ci vorrebbe un protocollo che si applichi al tipo di produzione (lavoro minorile, contratti corretti, misure di sicurezza). L'uomo è un animale semplice, nel momento in cui conviene sottostare alle regole, lui ci starà.
Finchè continua a convenire agire fuori dalle regole.....
Alla prossima
Stefano
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