sabato 7 giugno 2008

Cinema: In Bruges - La coscienza dell'assassino

Audio Consigliato: Tricky "Evolution Revolution Love"

Piccolo film di Martin McDonagh, questo "coso" curioso, merita di essere visto. Caratterizzato da una pubblicità un po' sottotraccia (ricordo di averne visto i manifesti a Berlino prima che in Italia), questa pellicola rappresenta una bilanciata mescolanza di alto e basso, di arte e vita di strada, di azione e di introspezione con un piccolo accenno di splatter che non guasta mai.

Come diceva il famoso poeta: "E' sottile la linea che demarca la distinzione fra il colpo di genio e l'immane stronzata". In questo caso sia il regista che il cast ballonzolano allegramente sulla linea stessa senza però mai oltrepassarla.
Il cast è veramente di rilievo, abbiamo un Brendan Gleeson (Harry Potter, Mission Impossible 2 e miliardi di altri film) stellare nella parte del killer che ha raggiunto un punto di svolta della sua carriera, abbiamo un Colin Farrell che sembra essere milioni di chilometri distante da quello che ha fatto Alexander o Daredevil, ed un Ralph Fiennes che mi stupisce sempre per tutto quello che riesce a trovare nel personaggio che gli affidano di volta in volta.
E qui praticamente finiscono gli attori, poi c'è il cast non umano: si tratta di Bruges, questa città fiamminga perfettamente conservata che ispira i personaggi (in un modo o nell'altro), fiabesca quando è necessario, gotica quando bisogna, abbiamo i quadri di Bosch che sottolineano il conflitto interiore del killer che ha sbagliato.
In definitiva un bel film, senza particolari concessioni allo spettacolo, segno che, come sostengo da tempo una solida trama è in grado di reggere senza effetti speciali (anche se mi piacerebbe parlare con lo psichiatra del tecnico che preparava i cadaveri, giuro che erano anni che non vedevo un uso così creativo delle interiora di pollo!!!!!!! Roba da "Brain Dead"!).

Insomma dopo averci dormito su mi sento di consigliarlo senza riserve, per una serata diversa dal solito, per un film diverso dal solito.

Alla prossima
Rampa

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