Audio consigliato: Rolling Stones "Ruby Tuesday"
Oggi giornata di riposo completo ed assoluto. Il libro che sto leggendo procede a passi da gigante anche se man mano che vado avanti nelle pagine meno capisco dove voglia andare a parare l'autore.
La cosa strana è che il non sapere dove mi sta portando mi intriga sempre di più.
Forse, prima o poi, ne parlerò.
Oggi non ho nemmeno letto i giornali, ho guardato qualche sito ma a parte le foto di Amy Winehouse che va in tribunale non c'era niente di particolarmente stuzzicante.
Ho passato la giornata ad ascoltare podcast (ero rimasto un attimo indietro di un paio di giorni!) a leggere ed un poco a mettere in ordine la casa (con moderazione!).
Non ho guardato ne le manifestazioni sul 25 Aprile, ne il V-Day (non so che fare delle 40000 persone che vengono messe in prima pagina su repubblica.it, sono troppe, sono poche, sono giuste?).
Ho fatto ordine sulla scrivania, ritrovando appunti risalenti a quando mi sono trasferito in questa casa. E' insospettabile come la nostra vita sia fatta di stratificazioni successive, scriviamo mail che rimangono in memoria per tempi lunghissimi, prendiamo biglietti da visita che saranno vecchi quando ci torneranno in mano, ci riempiamo di sovrastrutture.
E' solo una mia impressione o la spinta del giorno d'oggi è quella di accumulare e non quella di liberarci delle cose?
L'altro giorno sono andato in un negozio, un paio d'anni fa in quello stesso negozio avevo comprato un orologio da muro per mia madre, uno di quelli che allo scattare dell'ora fa il suono di un uccellino, ogni ora uno diverso.
Fatto è che da un paio di settimane gli uccelli vanno per funghi e non tengono l'ora e cinguettano un po' a casaccio, sono andato in questo posto ed ho chiesto se hanno dei riferimenti dove far riparare il manufatto. La commessa ha fatto spallucce e mi ha indicato il prezzo, come a dire "costano così poco che non vale nemmeno la pena".
E se ci pensate è così con tutto, gli orologi, le radioline, tutti oggetti chiusi in scocche chiuse ermeticamente e quindi irriparabili (proprio irriparabili non è un errore!).
Non riesco a capire se questo sia un eccesso di modernità oppure una sfrenata corsa al consumismo.
Boh! Mi sa che la settimana prossima devo andare da Ikea!
Alla prossima
Rampa
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