giovedì 28 maggio 2009

Libri. Adriano Sofri - La notte che Pinelli

Audio Consigliato: Francesco De Gregori "Viva l'Italia"

Avevo letto quest'inverno il libro di Calabresi (ne ho parlato qui) e leggere la versione di Sofri, mi sembrava quantomeno doveroso per farmi un'idea un po' più chiara del periodo.
Come il libro di Calabresi toccava solo marginalmente la vicenda giudiziaria della morte di Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico precipitato dalla finestra dell'ufficio del Commissario Calabresi alla Questura di Milano, così il libro di Sofri entra nella trattazione punto per punto di come si arrivò alla morte di un testimone, alla ridda di voci che girarono attorno, sopra e sotto, quella vicenda.

Sofri non tocca nemmeno la sua vicenda processuale, anche se dice in più parti che si sente comunque responsabile della campagna stampa condotta nei confronti di Calabresi.

Parla di Piazza Fontana, della pista dell'estremismo di destra, della pista anarchica del caos che, con il senno di poi sembra creato ad arte per tirar dentro prima Valpreda (dichiarato poi innocente) poi Pinelli.
Il racconto procede con l'interpolazione della storia processuale, del libro di Camilla Cederna sulla morte di Pinelli, degli articoli dell'epoca.
L'impressione che se ne ricava è che come pretestuosa sia stata la pista anarchica, ugualmente pretestuosa è stata la figura del capro espiatorio di cui sembra essere stato investito Calabresi, esposto ad una campagna stampa violenta ma che comunque, con mezzi sbagliati, cercava la verità.

In appendice, l'appello del 1971 in cui si chiedeva la condanna del responsabile della morte di Pinelli, il Commissario Calabresi appunto, e la lista di tutti coloro che hanno firmato questo appello. Interessante vedere nomi che anche oggi conosciamo: Nello Ajello, Alberto Bevilacqua, Lino Jannuzzi, Marco Pannella, Carlo Rossella.

Alla prossima
Rampa

Nessun commento:

Tutte le immagini ed i contenuti sono dei rispettivi proprietari, tutto il resto va sotto le Creative Commons.

Se volete contattarmi via mail cliccate qui.