mercoledì 21 marzo 2012

Come con i mattoncini Lego/2

Audio Consigliato: Oasis "Some might say"

Per continuare il discorso delle cose che sono storte e dire storte non è così difficile, vi racconto una storia che mi ha raccontato Marco un artigiano amico mio.

Ha fatto un lavoro per una famiglia, anzi due, che un paio di anni fa hanno acquistato un terreno comprensivo di progetto per costruire una bifamiliare. Hanno pagato il giusto, hanno controllato che il Comune avesse sul serio approvato il progetto e sono partiti con la costruzione della casa della loro vita.

Sembra una storia bella fino ad adesso, ma (mi immagino io) dopo la festa per il raggiungimento del tetto, queste famiglie ricevono una lettera dai vicini che dice che la loro costruzione non rispetta le servitù di vicinanza nei confronti del caseggiato della proprietà adiacente.

Mi immagino che loro strabuzzino gli occhi, scuotano la testa, in fin dei conti hanno costruito secondo il progetto del Comune, rispettando tutte le cose che quel progetto contiene. Vanno chiedere ad un avvocato, sono certi delle loro ragioni, e questi dice che probabilmente la causa non la vinceranno.

Perché, spiega il principe del foro, nella concessione edilizia l'ufficio tecnico del Comune ha aggiunto una piccola frase, che cambia tutto.
"fatti salvi i diritti di terzi".
Cioè, il Comune h mandato fuori i periti, ha fatto le sue misurazioni, ha controllato con il catasto, ha consultato gli astri, ha fatto tutte le sue cose, ma non si prende la responsabilità! Fico, vero?

Quindi questa famiglia, queste famiglie, affronteranno delle altre spese, una demolizione, una variante del progetto, delle altre costruzioni, perché chi ha il ruolo di sovrintendere e controllare, non ha sovrintenduto e non ha controllato.

E questo è solo uno degli esempi che mi vengono in mente. Una volta, tanto tempo fa, c'è stata la riforma Bassanini della Pubblica Amministrazione. Sulla carta un provvedimento fantastico, inserisce l'istituto della autocertificazione, inserisce il responsabile della pratica, fa tutta una serie di passi per evitare le lungaggini burocratiche che ci rubano ore della nostra vita, a tutti.

Però, come al solito, visto che siamo nell'Italia che tutti conosciamo, gli strumenti utili sono stati portati alle estreme conseguenze, fino a perdere il loro significato ed a pervertire la ragione che ne aveva causato la creazione.
L'autocertificazione che ci piace tantissimo è l'equivalente cartaceo del "Se lo dice lei, allora sarà giusto!" , ed assolve le mancanze di persone che un certo tipo di controllo dovrebbero pur applicarlo. Ed allora se non stanno a fare il loro lavoro, che ci stanno a fare? Se devo controllare da solo quello che affermo allora è inutile stare a lamentarsi del fatto che le persone evadono oppure che le autocertificazioni non corrispondono al vero.

L'impressione è che il sistema sia fatto apposta per cogliere in fallo, e nessuno ha ancora puntato il dito su questa evidente stortura.

Una nota: nonostante l'esempio io non sono convinto che tutti i dipendenti comunali o statali siano degli scalda-sedie che non fanno il loro lavoro, anzi, sono convinto che nelle nostre amministrazioni, nella nostra sanità si celino delle eccellenze, che nonostante tutto fanno il loro lavoro al meglio dei loro mezzi e con tutta l'onestà intellettuale di cui sono capaci. Dovremmo fare in modo che questi non si sentano soli, mi sembra l'unico sistema perché le cose cambino.

Alla prossima
Rampa

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