martedì 22 dicembre 2009

Il Calendario dell'Avvento (-3)

Audio Consigliato: Ron "Joe Temerario"

Qui di seguito tutto quello che ho capito del Vertice di Copenaghen sul Riscaldamento Globale.
Dunque, ci sono dei paesi industrializzati (più o meno quantificabili nel 20/25% della popolazione terrestre) che hanno sviluppato nell'ultimo secolo un tenore di vita basato principalmente sullo sfruttamento dell'80% delle risorse del mondo. Adesso, ma proprio adesso, questi paesi si sono accorti che andando avanti così l'ecosistema Terra, già debilitato, rischia il collasso totale.

Fin qui, mi seguite tutti? Bene.
Negli ultimi dieci/quindici anni, tutta una serie di economie (facenti parti dei paesi asiatici ed africani, ma anche dell'America del Sud) sono sbocciate ed aspirano a raggiungere il tenore di vita del 20% di cui sopra. Non occorre uno scienziato nucleare per vedere che, così, il pianeta non è in grado di sostenere una crescita del genere. Quindi il primo gruppo di paesi viene dal secondo gruppo di paesi, e, con ampi giri di parole, dice loro qualcosa del genere:
"Si lo sappiamo che vorresti crescere, ma per farlo devi investire su un nuovo modello di crescita, a basso impatto, e del tutto ecocompatibile. Firma qui, qui ed anche qui!"
Il secondo gruppo di paesi si esibisce nel poco diplomatico gesto dell'ombrello e, detto in parole molto povere, si rifiuta di pagare un conto ambientale lasciato da altri.

L'accordo che è uscito dal questo vertice è qualcosa di assolutamente ridicolo (esattamente come quello di Kyoto, peraltro) e l'unica cosa che mi rimane in testa è quella che il presidente Obama ha detto ai suoi colleghi: "Signori siamo l'ultima generazione che può fare qualcosa per evitare la catastrofe imminente!" (poi si è rifugiato dietro la promessa di abbassare le emissioni del 2%).

Alla prossima
Rampa

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