domenica 22 febbraio 2009

Non ho capito.....

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Vediamo se ho capito bene... Oggi, al TG Regionale, si parla del caos a Venezia. In questi giorni lì, ma anche in altre parti, si festeggia il carnevale.

Per quelli che non sono di queste parti, Venezia è raggiungibile in tre modi:
1) in macchina, ma una volta arrivati lì o si va nei silos di Piazzale Roma, oppure si finisce al Tronchetto, che sono anche i parcheggi dei veneziani stessi e comunque i posti sono disponibili in una quantità finita....
2) in traghetto, ci sono vari accessi via mare, da Fusina, dal Marco Polo, ma sono tendenzialmente giri lunghi e poco sfruttabili....
3) via treno, arrivi a Padova o se sei particolarmente coraggioso a Mestre monti in treno per arrivare a Venezia, risparmi il grattacapo di dover parcheggiare la macchina, il pedaggio dell'autostrada, etc...

Morale della favola: di solito la scelta prescelta è la 3. Il treno corre fino a tardi se ho bevuto non devo guidare, se ne perdo uno c'è quello dopo, insomma ci sono tutta una serie di vantaggi che non vi dico.
In questi giorni la città si riempie come un uovo, il capo dei vigili parlava di 120000 persone ieri, e per oggi si pensa quasi dello stesso.
Ferrovie dello Stato, anzi Trenitalia, come si chiama adesso, apparentemente immune a questo improvviso aumento di traffico si è ben guardata dal mettere su rotaia una qualsiasi corsa aggiuntiva, con un sacco di persone rimaste sulla pensilina, proteste, casino.....
Il Comune di Venezia dice che Trenitalia avrebbe fatto bene a mettere in giro corse aggiuntive specie in vista di un evento di questo genere, l'ufficio stampa della compagnia ferroviaria ha detto una cosa del tipo "se il Comune vuole i treni aggiuntivi deve pagare".

Nessuno si sorprende?
Fatemi capire, se io vendo dei biglietti e questo sono aldisopra della capienza dei miei mezzi, e metto degli altri mezzi a disposizione dei miei viaggiatori che hanno pagato e che non riesco a portare, devo essere pagato?
E i biglietti?
Allora il meccanismo non mi è chiaro, perchè il Comune di Venezia dovrebbe pagare un servizio che viene erogato di fronte alla vendita di un biglietto?
Se lo scopo di un servizio è il lucro perchè questo dovrebbe rinunciare ad una occasione per fare più soldi fornendo più servizio (il panettiere, i giorni prima delle ferie, compra più pane perchè la gente comprerà più pane a sua volta)?

Ho guardato in giro ma non trovo nessuna risposta efficace, ma forse sarebbe il caso di farsi la domanda? Se Trenitalia è una società pubblica allora dovrebbe servire tanto servizio quanto ne viene richiesto senza curarsi del guadagno, se invece è una società privata allora dovrebbe rincorrere i passeggeri con offerte e servizi per attrarre nuovi consumatori e staccare più biglietti possibile.
In quest'ottica non capisco il messaggio dell'Ufficio Stampa, proprio no.

Alla prossima
Rampa

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