mercoledì 12 novembre 2008

L'importanza del ricordo.......

Audio Consigliato: Lucio Dalla "Se io fossi un angelo"

Oggi cade l'anniversario della Strage di Nassiriya (un breve articolo che spiega di cosa sto parlando lo trovate qui). Una strage dolorosa per vari motivi.
Innanzitutto per essere stato il nostro prezzo (nostro inteso come di "noi italiani") più alto nel dopoguerra, poi per essere stato un tributo di morti inaccettabile per quella che, almeno sulla carta, doveva essere una missione di pace.

Mi ricordo che in quei giorni, mentre c'erano tutte le bandiere listate a lutto in giro, sentivo una sorda rabbia dentro di me, non tanto contro loro, ma contro una politica estera sbagliata che all'epoca aveva deciso fossero lì.

Ho sempre avuto riserve sui nostri interventi a traino delle guerre preventive americane, non solo per un certo disagio ideologico nei confronti dell'atteggiamento da sceriffi delle truppe degli Stati Uniti ma anche perchè non sono convinto che l'Esercito Italiano sia bravo in quel tipo di frangenti.
Dagli interventi in Libano (anni 80) ad oggi gli Italiani si sono sempre proposti come forza di peacekeeping, di interdizione, un contingente che lavora a fianco delle popolazioni locali per aiutare a tenere l'ordine in una società disgregata da un conflitto.
E siamo bravi a fare questo, ce lo riconoscono tutti nel mondo, ce lo riconoscono le popolazioni del Kossovo, ce lo riconoscono i Libanesi......

Quindi piango le persone morte a Nassiriya perchè in fin dei conti sono state ammazzate da gente che ha solo auto bombe da opporre agli sforzi di ricostruzione, ma mi arrabbio con le persone che all'epoca decisero dovessero essere dislocate lì.

Alla prossima
Rampa

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