venerdì 14 novembre 2008

La vita, la morte e tutto quello che ci sta in mezzo

Audio Consigliato: Eric Clapton "Tears from Heaven"

Notizia di ieri, scusate il ritardo. La Corte di Cassazione ha stabilito il ricorso della Procura di Milano sulla sentenza di Luglio sul caso di Eluana Englaro è innammissibile.
Quindi, e di conseguenza, il padre della ragazza ha una sentenza definitiva ed innoppugnabile che gli consente di sospendere l'alimentazione assistita di sua figlia in stato vegetativo da ormai 17 anni.

Come al solito la ridda di voci non ha tardato a sovrastare tutto come uno strato piuttosto denso di marmellata (An ieri e la Chiesa oggi stanno ripetendo "Eutanasia" come un mantra), cercando di spostare la discussione dal caso ed evidentemente provando a preparare il clima ideale in cui discutere una legge sul testamento biologico (!).
Come al solito vi giro il commento di persone più sagge di me, come quello del Dottor Umberto Veronesi.
Il mio rispetto per Beppino Englaro, il padre di Eluana, e la sua costanza sono immensi. Sono vicino a lui per il passo difficile eppure così cercato e voluto che si sta apprestando a fare.

Un altro caso di questi giorni è stato quello della bambina inglese che ha rifiutato il trapianto di cuore (l'intera storia la trovate qui) che a detta degli stessi medici non le avrebbe garantito una esistenza migliore. Se ne parlava ieri sera ed uno dei pareri che era venuto fuori era che comunque 13 anni sono molto pochi per una decisione del genere, sia dal punto di vista della maturazione intellettuale, sia dal punto di vista della crescita.
Sono piuttosto combattuto su questo caso, nel senso che da quando ho letto una notizia mi sembrava una cosa abnorme che uno stato citi una bambina per costringerla a sottoporsi a una cosa così invasiva come un trapianto. D'altro canto, come mi ha suggerito Elena, dove inizia la sua volontà e la volontà dei suoi genitori, dove termina la stanchezza di un bambino e la reale decisione e determinazione di un adulto?
Non lo so, non ho risposte, ma continuo a farmi domande.

Alla prossima
Rampa

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