lunedì 20 ottobre 2008

L'etica dell'arroganza

Audio Consigliato: Enzo Jannacci "Diagonale"

Abito in una strada del centro, non particolarmente larga, ma nemmeno particolarmente stretta. L'anno scorso l'hanno rifatta da zero, e per quasi sei mesi talvolta veniva chiusa talvolta veniva trasformata in una specie di percorso di guerra che metteva a dura prova gli ammortizzatori della macchina.
Alla fine è venuta fuori più bella di prima, con le pendenze a posto, che non fa più quelle signore pozzanghere che nei giorni di caldo partoriscono milioni e milioni di moschini etc....
Ma (in queste cose c'è sempre un ma!)..... facendo i lavori, per comodità o altro, gli operai hanno levato tutti quei simpatici paletti che separavano lo spazio dei marciapiedi a raso dalla strada che adesso è presidiato da una unica, timida, arrendevole linea bianca disegnata per terra.
Proprio uscendo da casa mia c'è uno spazio di questo marciapiede che ridossa su un muro di mattoni e le macchine, non trovando ostacoli fisici rilevanti, si accostano completamente al muro, lasciando pochi centimetri (10, 15 forse venti) allo spazio pedonale.

Ecco questa è una delle cose che mi fa arrabbiare fuor di misura, cosa ti costa lasciare il passaggio per le persone (e per persone intendo quelle che devono passare, non delle contorsioniste rumene che hanno fatto almeno 45 minuti di stretching).
Oggi pomeriggio faccio notare la cosa ad una tizia che sta parcheggiando. Non le ho detto niente, una frase del tipo "Certo che se parcheggi qui, la gente è costretta a passare in mezzo alla strada, non trovi?"

Provocatoria, sicuramente, blanda, non ho offeso nessuno, non mi sono permesso di fare apprezzamenti sulla sua intelligenza, niente di niente. Eppure... apriti cielo.
Ma come mi permetto io? Lei sta solo parcheggiando, prima devo vedere come parcheggia e poi criticare......bla bla bla.

Ora, ben lungi da me fare il moralista, non mi sono nemmeno messo a farle notare che il posto dove stava parcheggiando la sua macchina non era nemmeno un parcheggio (e questo la rende automaticamente e contestualmente passibile di multa per divieto di sosta), ma se devi parcheggiare una macchina alla garibaldina, non farlo a spese dei pedoni.
La risposta della ragazza così astiosa non mi ha permesso di dirle: "Pensa se io fossi un cieco con un cane guida, mi costringeresti a camminare in mezzo alla strada."
Ma comunque il ragionamento rimane.
Ci lamentiamo che non ci sono parcheggi a sufficienza ma devono metterci paletti di cemento per impedirci di mettere le macchine nelle posizioni più assurde! Ci lamentiamo che le nostre città assomigliano di più a delle camere a gas ma devono obbligarci alle domeniche senza auto per farci prendere in considerazione una alternativa!

Poi se becco quello che ha scritto la nuova legge secondo cui una macchina con le quattro frecce può stare dovunque (anche in mezzo alla strada) senza costituire alcun ingombro o impedimento al traffico, lo gonfio di botte come una zampogna! (Almeno io credo che sia una legge visto il dilagare di questo comportamento!)

Alla prossima
Rampa

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