mercoledì 1 ottobre 2008

Certo che così è ancora più complicato!!!!!

Audio Consigliato: Elio e le Storie Tese "Born to be Abramo"

Spulciando a destra ed a manca, mi sono imbattuto in questo articolo, si parla di uno dei casi promossi dalla Riaa (un'associazione di case discografiche) nei confronti di membri di reti p2p.

Di fronte al fenomeno della pirateria informatica le suddette case discografiche avevano deciso di sparare nel mucchio, quindi avevano individuato un povero sfigato, avevano ottenuto tutti i permessi di perquisizione ed avevano costruito il caso su tutto quello che avevano trovato nel disco fisso dello sfigato.

Lo sfigato, anzi per la precisione, la sfigata si chiama Jammie Thomas, una donna disoccupata, ed in primo grado di giudizio era stata condannata a pagare 222 mila dollari (9250 per ogni file condiviso). Il giudice ha stabilito che il semplice fatto di condividere i file non significa che sia avvenuto passaggio di dati da un computer all'altro.

Non vi devo far immaginare come questa sentenza (siamo in un paese di diritto anglosassone, quindi la sentenza è legge che entra a far parte della legislazione del paese) sia una rivoluzione copernicana in tutto il casino p2p che c'è stato fino ad adesso?

Alla prossima
Rampa

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