mercoledì 10 settembre 2008

Un posto in prima fila......

Audio Consigliato: Ligabue "A che ora è la fine del mondo?"

Prima le cose divertenti (e ringrazio Stefano per avermelo mandato), date un'occhiata qui. L'esperimento che stanno facendo in queste ore al Cern di Ginevra pone sicuramente degli interrogativi interessanti: sapendo che c'è un determinato rischio la scienza deve fermarsi o no?

Le risposte sono tante e variegate come il gelato, certo è che grazie ad una fantasia un po' sovrastimolata e tanto ma tanto cinema mi ero immaginato la scena con gli scienziati con il camice bianco e le penne nel taschino che guardano con terrore il buco nero prima scambiandolo per una nuova forma di Emmenthal poi accorgendosi di aver dato il via ad un processo irreversibile cominciano a scappare, mentre l'eroe di turno (che potrebbe essere nella finzione scenica Papa Ratzinger) in un angolo accende la sigaretta, dice una frase del tipo "Ve l'avevo detto di non ciokare con la teoria del tisegno intelligente, brutti infideli!", poi estrae l'acquasantiera da combattimento e comicia a bombardare il nascente buco nero con acqua benedetta e giaculatorie.

Ed invece, nello scorno dei cronisti intervenuti, pare che non sia successo niente, il fascio di neutrini continua a girare in allegria nel tubo. Ma tutto questo, visto facendo un passo indietro è sintomatico di qualcosa.
La ricerca, anche e soprattutto quella di alto profilo, sta avendo sempre più bisogno di giustificare i suoi costi. In quest'ottica la storia del Big Bang (sempre ammesso che non succeda ma si diceva che le probabilità non erano poi così a favore della fine del mondo!) ha tutti i crismi della manovra di marketing per attirare attenzione e fondi sul CERN.
In un mondo di bisogni primari (dove tutto costa sempre di più) forse non bisognerebbe lasciare che la scienza ricorra a "stunt" pubblicitari per portarsi alla nostra attenzione, forse non bisognerebbe lasciare che Research and Development siano solo i reparti di industrie private.

Non è una critica al nostro governo, è una critica generale all'idea dell'apparato scientifico come fonte di tagli.
A questo proposito consiglio a tutti di trovare e scaricare (non mi risulta che sia mai stato reso disponibile in DVD ma probabilmente nelle Teche Rai si trova) "W la ricerca" un'inchiesta da prima serata del giornalista Riccardo Iacona che ho visto l'anno scorso su Rai Tre. Spiega molte moltissime cose.

Alla prossima
Rampa

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