giovedì 11 settembre 2008

Chi batte in prima base?

Audio Consigliato: Fleetwood Mac "Sweet little lies"

Dunque, dunque, oggi leggo un articolo sul sito di Repubblica, qui. E' l'ultimo passo di una polemica iniziata poco dopo le elezioni quando Marco Travaglio dalla poltrona di "Che tempo che fa" aveva lanciato delle accuse all'allora appena eletto Presidente del Senato Renato Schifani.
Tutta la cosa è chiaramente trovabile su internet.

In risposta a questo intervento, Giuseppe D'Avanzo, editorialista di Repubblica, aveva scritto un pezzo in cui diceva sostanzialmente che il metodo di Travaglio era sbagliato, perchè basandosi su assunti, anche sanciti dalla magistratura, propone ai lettori, o agli spettatori, delle conclusioni che sono spesso e volentieri lesive della persona citata.
Per sottolineare il punto faceva un esempio basato sullo stesso Travaglio e sulle sue vacanze in Sicilia del 2008.
In pratica applicava a Travaglio lo stesso meccanismo che il Travaglio stesso applica ai suoi bersagli.

Dopo quasi sei mesi la risposta, puntuale, è arrivata oggi, fino a mettere online sul blog estratti conto, matrici di assegni e quant'altro sbugiardi il presunto scoop della Repubblica.
E senza colpo ferire la replica di D'Avanzo non si è fatta attendere.

Il punto importante che D'Avanzo sottolinea non è e non è mai stata la vacanza di Travaglio e chi l'abbia pagata (tutti in coro: "Chissenefrega!"), il vero punto è il meccanismo di propagazione della notizia. Con un'opinione pubblica silenziosa come quella attuale, il primo che sale sulla scatola del sapone (in inglese "Soapbox") diventa il capopopolo.
Qualche volta è un giornalista che scrive bestsellers, qualche volte è uno stand up comedian, qualche volta è un imbonitore, il giorno che sarà uno statista (parola importante, vi consiglio di leggerla sul vocabolario!) sarà forse un passo avanti.

Aggiornamento compagni: ne scrive anche Filippo Facci su Il Giornale qualcosa vorrà pur dire.

Alla prossima
Rampa

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