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Per un vecchio appassionato di fumetti, la serie Heroes è quello che si può tranquillamente definire una "figata da paura" (e con questo ho finito la mia dose di giovanilismi per oggi!).
Per come è stata costruita e per come viene man mano sviluppata è una serie corale con molti personaggi, con trame complesse (ed anche complicate!) con una storia che si sviluppa sotto traccia e che si capisce pian piano mentre indizi arrivano al loro posto.
Poi inoltre è una serie ad alto budget, nel senso che gli effetti speciali sono di prim'ordine, hanno una torma di scrittori che produce trame.
Ma, in questi discorsi ad un certo punto c'è sempre un "ma", il rischio c'è. In queste serie, come anche in Lost, Alias ed altre, il rischio di rendere la cosa troppo complicata, oppure di rendere il gruppo di protagonisti troppo ampio per non essere dispersivo è molto alto.
Basta un'aggiunta, un comprimario di troppo che il senso della storia si arzigogola troppo e si perde. I primi due episodi, usciti lunedì scorso, non sono troppo male da questo punto di vista. Pagano il fatto che la stagione dell'anno scorso, chiusa in anticipo per lo sciopero degli sceneggiatori, era rimasta un po' tronca con trame aperte e non portate a compimento.
Probabilmente ci metteranno almeno metà della stagione a rimettere a posto tutto il casino nel frattempo noi videodipendenti li seguiremo come fedeli cagnolini.
In Italia su Italia 1 stanno facendo la seconda serie (in orari fastidiosi!), l'anno prossimo arrivano queste.
Buona visione.
Rampa
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