Audio Consigliato: Dire Straits "Telegraph Road"
Ne ha parlato Luca Sofri nel suo blog qualche giorno fa, è uscito un libro di Paul Fusco sul Funeral Train di Robert Kennedy.
La storia in breve: il fratello di JFK viene ucciso a Los Angeles nel Giugno del 1968 da un un giordano di origine palestinese. La famiglia Kennedy voleva riportare il corpo sulla costa est e si optò per un viaggio in treno di tutta l'America.
Man mano che il treno si avvicinava, senza alcuna premeditazione, persone comuni cominciavano ad assieparsi sui binari, bambini, madri, gente di colore, gente bianca.
Alcuni con la bandiera americana, alcuni con cartelli con scritto "God bless you", altri semplicemente sull'attenti come se stessero dando l'onore delle armi ad un soldato sconfitto in battaglia.
Ho guardato i video su youtube e la compostezza di quel dolore di quella tristezza mi ha fatto riflettere. Cosa sarebbe una manifestazione del genere, oggi? Un tripudio di telecamere, di cellulari (che poi, scusate, ve lo vedete qualcuno dopo cena dirvi: "Ci guardiamo i filmini di quando è passato il treno di Kennedy?". Io a costo di rovinare amicizie dico di no!), apparizioni in cerca dei soliti cinque minuti.
Quello che traspare dalle immagini sembra la dimostrazione più tangibile del dolore di una nazione intera.......
Siamo ancora in grado di provare sensazioni del genere? Ne siamo mai stati?
Alla prossima
Rampa
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