martedì 15 luglio 2008

Echi dal fondovalle.......

Audio Consigliato: Tazenda e Pierangelo Bertoli "Spunta la luna dal monte"

Giuliano, oggi, mi ha spedito quest'articolo, un commento di Maurizio Belpietro apparso su Panorama riguardo al "No Cav Day" ed a come questo danneggi la sinistra.

Ne ho già parlato da queste pagine, e diciamo che ho i miei dubbi sull'utilità di quella manifestazione, nei modi, nei contenuti e nelle persone.
La cosa interessante è che nell'articolo, il direttore di quella testata mette in campo la considerazione che:
Per anni alcuni organi di informazione hanno nutrito l’antiberlusconismo con zelo e perseveranza. Oggi si meravigliano se l’odio contro il Cavaliere tracima e non attacca, in maniera selettiva, solo Berlusconi, ma rischia di travolgere ogni cosa, le istituzioni come la stessa sinistra, quella più moderata, che non partecipa ai girotondi, ma che con essi è collusa fino al punto di dichiarare che sono una forza vitale della sinistra.
L’antiberlusconismo è una brutta bestia che non aggredisce solo il suo obiettivo storico, ma minaccia di far danni soprattutto fra coloro che per lungo tempo l’hanno nutrita e aizzata. Come un virus scappato dal laboratorio, colpisce ciò a cui è più prossimo, ossia la sinistra, e rischia di dilaniarla, impedendole di fare i conti con se stessa, con i suoi errori, con le proprie incapacità
Nella mia risposta a Giuliano, facevo una considerazione che giro a tutti, tanto per discuterne. Secondo me l'antiberlusconismo è una bestia creata in vitro dal berlusconismo stesso. Negli ultimi quindici anni lo scontro politico è stato volutamente radicalizzato, ogni volta che si va a votare (non importa per cosa, che siano le politiche, le amministrative o le europee) il quesito che si pone all'elettorato non è "chi vuoi mandare a Roma, al Comune, a Strasburgo" ma "sei con Berlusconi o sei contro".
Nei loghi delle liste il nome del Cavaliere è scritto più grande di qualunque simbolo di coalizione, nelle liste stesse il nome del Cavaliere è il primo di lista in tutte le circoscrizione (anche alle europee dove non può essere eletto a meno che non rinunci all'incarico di Presidente di Consiglio).
Lo scontro è sempre frontale (gli altri possono essere "comunisti", "c...lioni") per elevare il livello della tensione.
Nel momento in cui non c'è un antagonista ma una controparte il meccanismo si inceppa. Nel momento in cui il fronte dell'opposizione si spacca e si va al muro contro muro, il Cavaliere diventa più forte.

Sono convinto che persone come Grillo, Di Pietro ed altri antagonisti di quel genere, prima o poi dovranno porsi il problema di come alimentano il mito dell'odio con le loro invettive e le loro posizioni.

Alla prossima
Rampa

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