martedì 31 gennaio 2012

Populismo for dummies

Audio consigliato : Antonello Venditti "Ricordati di me "

Non si parla che dei soldi di Celentano , sul serio. Sembrano diventati una delle cose più importanti del panorama economico del paese, macché economico, del paradigma sociale di ciò che giusto e di ciò che è diversamente giusto (siamo arrivati ad un punto in cui diversamente è presente perfino nel T9 del mio telefono!) .
Ricapitolando, il Molleggiato viene al Festival di Sanremo per una barcata di soldi. L'opinione pubblica dice che è immorale che gli si diano tutti quei soldi. Nel frattempo lui sigla l'accordo e dichiara che lui, di sua sponte,  i soldi li darà ad Emergency ed a delle famiglie bisognose che saranno indicate da dei sindaci.

Ho detto tutto? Abbastanza. C'è qualcosa di sbagliato? Quasi tutto.

Mi ricorda molto il casino che è venuto fuori quando Fiorello ha invitato Benigni al suo show. Anche in quel caso un casino che non vi dico.
Ed è sbagliato, perché se qualcuno ingaggia qualcun altro lo fa quasi sicuramente per un tornaconto (la produzione del Festival non ha chiamato Celentano per fare della beneficenza, ma perché hanno valutato che in termini di ascolto e pubblicità il tornaconto è molto probabile, e d'altra parte l'artista ha il dovere quasi morale di contrattare il proprio prezzo per non svendere il proprio lavoro, si chiama domanda ed offerta ed è quello che tutti fanno ogni giorno quando.scelgono un negozio piuttosto che un altro). Se non vogliamo questo meccanismo allora il 90 % del mondo in cui viviamo è sbagliato nel suo funzionamento ed è il caso di riaccomodarsi nella propria comoda caverna a lavorare di pietra e legnetto perché il fuoco, signori, non cresce mica sugli alberi.

L'impressione è che si stia un po' facendo il giro, che l'equazione "guadagno=male" stia pericolosamente diventando l'unica lente con cui interpretare la realtà. Il che è populismo vero e proprio.

Si stabilisce che chiunque guadagna è un furfante, un evasore, un profittatore, il che è una falsità fuor di misura.
Non solo nei confronti di quelli che si spaccano la schiena per tenere la propria azienda a galla, ma anche nei confronti di altri.

Parliamo di Benigni e di Celentano, per esempio, adesso possono chiedere quel tipo di soldi per esibirsi, ma quando hanno iniziato, quando hanno fatto la fame, facendo battute di dubbio gusto in teatrini di provincia, venendo pagati prima con un pranzo e poi con anche dei soldi. Man mano che la loro fama è cresciuta hanno potuto accedere a trattamenti migliori, hanno potuto realizzare dei sogni, adesso possono chiedere dei soldi  per fare i loro interventi.

Oggi leggevo di David Riondino, implicato come vittima in una truffa, quella che è stata chiamata "Il Madoff dei Parioli", e quello che mi ha colpito è che aveva investito 450mila euro, risparmi raccolti in 10 anni. Una sorta di pensione, abbastanza agiata, devo dire, ma una sorta di pensione.

Per tornare a bomba, quello che dovrebbe indignare non è il fatto che qualcuno guadagni tanto, ma che guadagni tanto ingiustamente. Celentano in fin dei conti ha fatto "Pleasincolinenscionalciusol", la Gelmini ha fatto il tunnel dei neutrini. Di che stiamo a parlare qui?

Alla prossima
Rampa

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