giovedì 10 novembre 2011

E adesso?

Audio Consigliato: Sting "We'll be together"

Siamo in mezzo al guado. Probabilmente un giorno guarderemo a tutto questo ridendo ed ordinando un altro spritz. Ma adesso siamo qui, nel guano fino a poco sotto il mento e via andare.

Sono due giorni che penso a cosa pensare dell'imminente Governo Monti. Ecco non so precisamente che pensare, visto che la situazione è complicata, molto, e si presenta spinosa e complicata sotto vari punti di vista che procedo ad elencare.
  1. Un po' mi fa specie che la politica dei paesi venga decisa da burocrati. Cioè Draghi, bravo lui, è il boss della BCE, è figo, parla un inglese decente senza traduttore, è economista (e fino a prova contraria qualcosa ne dovrebbe sapere) ma chi l'ha votato? Questo ha scritto una lettera di indicazioni di cose da fare per il governo italiano proponendo una scelta del tipo minestra-finestra, ma chi l'ha votato? Pensiamoci.
  2. La politica nel senso di politica è morta. Ma dico morta, sepolta, cadavere, ben aldilà di qualsiasi rianimazione, nemmeno "Si può fare!". La parte politica è irrilevante, ma se di fronte ad uno scenario del genere il partito di governo è andato a puttane (in alcuni frangenti in maniera letterale) ed il partito di opposizione non sa fare altro che rimboccarsi le maniche e nessuno, dico nessuno, ha pensato a quella manica di stronzi (che poi saremmo noi elettori) che gli paga lo stipendio. E si è visto.
  3. A questo punto siamo talmente tanto nel baratro che quando Di Pietro oggi se ne esce con "voglio andare al voto, niente governo tecnico" la gente giustamente (perfino i suoi) gli rinfacciano che "è meglio che di questo casino se ne occupi qualcuno che ne sa".
  4. Mr.B non è morto, la sua idea non è morta (io direi purtroppo), è solo lì che si sta leccando le ferite con champagne e donnine (spero per lui). Il dramma è che nessuno e nemmeno lui si rende conto delle responsabilità sui danni che il suo immobilismo ha arrecato a questo paese tutto. Inutile perfino spiegarlo al berlusconiano medio, non capisce. Ed è un peccato.
  5. Lo dico qui e non lo ripeto più. Io non odio nessuno. Ma proprio nessuno. Non ce l'ho con Mr. B, non gli auguro alcun male, non voglio che venga mussolinizzato, pestato, derubato, spogliato, incartato, esiliato, piripirizzato. Detto questo (e non saprei dirlo con più chiarezza), voglio, esigo, pretendo, che si metta a disposizione dei giudici per chiarire le vicende rimaste in sospeso. Se ha ragione, se la prenda, se ha torto, paghi. Ma è irrilevante che sia lui, questo dovrebbe valere per tutti, visto che tutti sono uguali di fronte alla legge. Ciò non toglie che parte del casino in cui siamo è colpa sua. Dopo passiamo ad altro, grazie.
  6. Il Governo Monti deve mettere a posto i conti. Facile. Vorrei che però non lo facesse distruggendo il paese. Bisogna fare in modo che le persone guadagnino, poi pagheranno le tasse. E se c'è qualcuno che non le paga, senza pietà. Ok, chiaro? Iniziamo da quelli grossi, tanto per cambiare.
 In definitiva siamo sull'orlo di un cambiamento, si può recuperare oppure si finisce a gambe all'aria. Il problema è che il cambiamento deve partire dalla testa degli italiani, prima di tutto, senza non si fa nulla. Il ruolo del PresdelCons è quello di usare le leggi per mettere in campo un circolo virtuoso. Se non succede, son cazzi.

Alla prossima
Rampa

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