mercoledì 5 ottobre 2011

Peggio della Cina?

Audio Consigliato: Adele "Rolling in the deep"

Siamo in guerra, in piena guerra. Non lo sapevate, allora sapevatelo! E c'è poco da fare è un conflitto che non è iniziato certo questo lunedì, è un conflitto che è in atto da anni, forse addirittura da decenni.

Ma ricostruiamolo con ordine: una delle prime cose che si è capita di Internet (anche se qualcuno, ancora oggi fa le orecchie da mercante!) è paritetica. Significa che a prescindere dalla qualità del collegamento che ti ritrovi sei in potenza fruitore (lettore, visualizzatore) e produttore (scrivi su blog, come questo, carichi video, fai tutteecose....).

Poi puoi farle più o meno professionalmente, più o meno belline ma il punto di questa discussione non è questo.
Puoi produrre avvalendoti di ciò che gli altri hanno già prodotto (un amico, anni fa, faceva siti dicendo "sicuramente posso copiarlo da qualcuno"), ma puoi creare qualcosa di nuovo, farina del tuo sacco. Alla fine, comunque c'è chi crea e c'è chi copia.
Così come c'è chi commenta e questo a determinati produttori di testo non piace (per esempio i giornali). Difatti da un anno a questa parte se guardate i siti dei giornali, in fondo agli articoli c'è la scritta "riproduzione riservata". Possiamo leggerli ma non possiamo citarli? Non credo. Nel senso che come in tutte le cose ci sono maniere giuste e maniere sbagliate. Un conto è citare l'articolo senza citare la fonte un conto (come per esempio faccio in questo blog) è citare l'articolo e linkare la fonte. Ma pare che mandare gente sul loro sito non basti a questi geni.....

In un clima di confusione su ruoli e fonti di questo genere, è molto facile che si arrivi ad eccessi. Certo che quando gli eccessi li mettono in campo degli avvinazzati, si ride un po', si scuote la testa e fine. Quando sono i legislatori ad eccedere l'intero senso della partita cambia, in peggio.

Arriviamo all'ennesima riproposizione di un tentativo di imbavagliare parte di questo meccanismo, con il famigerato ddl sulle intercettazioni. E fino a qui, quasi tutto bene, se mettiamo in conto che sono quasi due anni che parliamo di questo e non, giusto per fare un esempio, di come far ripartire una economia sull'orlo dell'asfissia.

Oggi vedo questo, e questo. Il primo è un segnale di allarme c(che ha fatto addirittura parlare i telegiornali di internet), il secondo è una bella simulazione del futuro prossimo. E' questo quello che tutti voglio dalla rete? E' questo quello che si intende per neutralità della rete?

Io penso che, al netto delle proprie idee, Internet sia uno strumento fantastico, per trovare informazioni, per confrontare notizie. E' uno strumento onesto, niente rimane impunito, una qualsiasi bugia, messa al vaglio della rete, crolla. Ma non è uno strumento semplice, bisogna porci attenzione, perché ha una cosa che la televisione non ha. Richiede interazione e persone che interagiscono pensano, e persone che pensano, sono pericolose perché appunto pensano. Meditate su questo.

Alla prossima
Rampa

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