mercoledì 9 giugno 2010

Il sonno dei popoli

Audio Consigliato: Muse "Victorious"

Ieri sera, come mi capita raramente, ho cenato con la televisione accesa. Siccome sono uno snob elitista, non mi piace guardare i quiz del prime time ma bensì preferisco surfare fra i vari telegiornali e vedere le notizie, spesso le stesse, condite in salse diverse.
Lo slalom di ieri sera è iniziato dal TG5. Soliti servizi politici, poi un servizio di finta indignazione.
Il fatto è questo. La giornalista parte con una filippica sul fatto che i teppisti siano giovani d'oggi, che non sanno chi sia Sonnino(con immagine della statua dello stesso distrutta), oppure Cavour oppure Dante. Tutto questo detto sullo stesso network che trasmette programmi pieni di valori come "La Pupa e il Secchione" (sempre ieri sera ho visto lo spezzone di una delle concorrenti che non riconosceva Mussolini in fotografia!), mi fa un po' specie.
Diciamo che i miei dubbi sono cresciuti esponenzialmente quando, due servizi dopo, si parlava dell'ultimo giorno di scuola e di come, di fronte alle manifestazioni dell'anno scorso, i presidi avessero chiesto l'intervento della polizia per controllare le cose. Siccome in un servizio televisivo i tagli sono importanti, il risalto era dato alle interviste ai ragazzi dai quali si evinceva un giudizio un po' pesante sull'oscurantismo dei presidi ("...l'anno scorso siamo andati al Despar all'angolo a prendere delle sogliole da tirare addosso, ma così tanto per divertirci!").
Il cortocircuito è evidente, non è nemmeno molto nascosto. Chi lo coglie? Forse solo un rompipalle come me?
Un zapping dopo sono sul TG2, ed il servizio che coglie la mia attenzione è quello del rapimento del bambino neonato nell'Ospedale di Nocera Inferiore.
Ora non voglio dire che quelli dell'Azienda Ospedaliera non abbiano le loro colpe, ma ci stiamo rendendo conto di cosa si vota con la Finanziaria proprio in questi giorni (tagli, tagli ed ancora tagli)? E cosa pretenderanno mai adesso tutti i giornalisti che con un camice bianco dimostreranno che gli ospedali sono un colabrodo di sicurezza (ieri sera ne avevo contati già due, ma non penso che sia ancora finita!)?
Comunque la perla del servizio è stata l'intervista alla giovane madre del bambino, dopo la restituzione del bambino stesso.
La giornalista (al top dell'acume) le ha chiesto (a questo punto vorrei un rullo di tamburi): "Cosa ha provato quando le hanno restituito suo figlio?"
La madre l'ha guardata stupefatta, e ci credo, quando uno ti fa una domanda idiota, non puoi fare altro che guardarlo in questa maniera.
Ma se fosse stata un po' meno provata forse le avrebbe dato una di queste tre risposte:
"Caspita, che peccato, avevo appena trovato a chi rivendere questo surplus di latte nutriente!"
"Ed io che pensavo di aver scampato tutto quello schifo di pannolini puzzolenti!"
"Siamo sicuri che sia il mio, il mio era di colore!"
Ma fanno dei corsi speciali ai giornalisti, di ovvietà e domande stupide?

Alla prossima
Rampa

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