giovedì 20 agosto 2009

E morì con un felafel in mano.......

Audio Consigliato: New Order "True Faith"

La carta stampata, d'estate è letteralmente un deserto, poche idee, articoli riciclati... Fortunatamente quest'anno c'è la Lega!

In tutta franchezza, son lì che mi assopisco nella calura estiva, all'Umberto parte il trombo e vengono fuori perle come la fiction in dialetto, oppure come la storia della bandiera delle regioni (maddai, su!) e cose così.
Su Repubblica oggi ce n'è una silloge (tiè, beccati la parola colta nel post del Rampa) e la potete trovare qui. Stavo pensando seriamente se guardare o no la galleria di modelli di burquini (!) quando leggo questo intervento di Matteo Bordone, da cui, spero non me ne voglia, prendo alcuni stralci.
Cosa sia la tradizione e che valore abbia è complesso. Molto. I sacrifici umani erano una tradizione, testimoniata da alcuni siti con le ossa dei morti dei sacrifici umani. E tu vai in vacanza in Centro America e le guide ti dicono ecco qui facevano i sacrifici umani. Nessuna guida che ti dica mai “…e pensate che erano così stronzi da praticare i sacrifici umani”. Mai. E tu, come ogni turista, non scuoti la testa, schifato. Al massimo fai la faccia spaventata, come dire mamma mia. Invece sempre espressioni un po’ ammirate, la guida e i turisti, come dire ecco la tradizione dell’antichità, ecco i pianeti che si allineano, la saggezza degli avi. Il problema è che poi è arrivata un’altra tradizione, molto più duratura e sostanziale dell’altra, che diceva che i sacrifici umani non si sarebbero più fatti. Fine di un’idea vecchia. Ecco. I siti che testimoniano la nuova idea vincente sono moltissimi: ovunque non ci siano montagne di teschi e bracieri con le ossa. Eppure nessuno, nemmeno mostrando il luogo dove si svolgevano le riunioni del primo parlamento della storia, in Islanda, dice mai “Occhio, che questi i sacrifici umani non sapevano neanche cosa fossero. Mica come quegli stronzi degli aztechi.”
Oppure ancora:
E quindi, il burkini dell’inizio? Il burkini dell’inizio rappresenta due cose: A) il tentativo di rispettare un ordine e fare il bagno lo stesso; B) il tentativo di fare il bagno e rispettare un ordine lo stesso. Da una parte possiamo pensare che senza burkini la donna non avrebbe fatto proprio il bagno, quindi opporsi al burkini equivale a opporsi al suo bagno; oppure possiamo pensare che senza burkini quella donna avrebbe fatto il bagno, certo con qualche imbarazzo personale e qualche borbottio da parte del marito, ma l’avrebbe fatto. Ecco. Io dico che se ci sediamo sempre sulla prima posizione siamo scemi e menefreghisti. Cerchiamo di capire e di convivere e di rispettare tutte le persone eccetera eccetera evviva evviva, ma non dimentichiamo mai che le cose si evolvono se le spingi almeno un pochino. (Se vi sono venute in mente le bombe di Bush fermatevi, chiudete gli occhi, fate un respiro. Riaprite gli occhi e leggete: NON STO DICENDO QUELLO. Pausa. Capito? Ripeto. NON STO DICENDO QUELLO. No, non è COME. È UN’ALTRA COSA. NON STO PARLANDO DI BOMBE.) Così, da sole, le idee possono anche tornare indietro. O stare lì per secoli, in attesa di turisti marziani che facciano la faccia lunga mentre la guida mostra loro un antico burkini.
Di solito il buon Bordone dice cose che condivido per la maggior parte, se non tutte. Ecco non sono del tutto d'accordo con la sua posizione di oggi.
Cioè è vero che se una donna va in piscina in un paese islamico come siamo abituati da noi le viene chiesto di coprirsi ma questo non vuol dire che dobbiamo obbligare a scoprirsi chicchessia. Nei commenti del post si parlava di "infiltrazione islamica" nelle nostre regole.
Ok, bello. Ma se domani noi di cultura cattolica ci trovassimo in minoranza, sarebbe ancora infiltrazione o la semplice certificazione di un dato di fatto.
L'integrazione passa anche di qui, passa dal permettere alle persone che hanno una cultura ed una razza diversa dalla nostra di agire secondo i loro principi ma anche e soprattutto rispettando i nostri.
Nei paesi islamici non lo fanno? E chi se ne frega! Siamo bambini all'asilo? Abbiamo bisogno dell'occhio per occhio, dente per dente? Dobbiamo per forza trattare gli altri come trattano noi o non possiamo essere minimamente superiori?

Che poi il burkini sia la dimostrazione che le donne sono maschiliste perchè appoggiano di fatto una società maschilista, ci sta, eccome, ci sta proprio tutto.

Alla prossima
Rampa

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