sabato 11 luglio 2009

Continuiamo a farci del male, tanto!

Audio Consigliato: Extreme "Three sides to every story"

Adesso vediamo com'è la situazione.....
Piccola premessa: il fatto che lo stupratore di Roma sia un coordinatore di un Circolo PD, è sostanzialmente poco influente, per me. E' una persona malata, che, in un paese civile, deve essere indagata, processata, eventualmente trovata colpevole, punita e, se del caso, riabilitata.
Io questo credo, fermamente!

Però mi piace guardare la situazione da un lato un po' diverso dal solito. Se dovessimo reagire come si è reagito negli ultimi anni, potremmo dire che "è un processo politico", oppure "che la magistratura si muove su una teoria complottistica precostruita". Oppure con più buonsenso potremmo dire "è una persona malata, che deve essere giudicata e punita".

Ma quando poi Ignazio Marino, uno dei candidati alle Primarie PD, si mette a parlare dicendo che "E' Incredibile che un criminale già coinvolto in odiosi reati possa essere arrivato a coordinare un circolo del Pd" (vedi qui) mi chiedo quale sia la ratio di questa uscita.

Il ragionamento del Senatore lo porta a dire che i dirigenti dei Circoli vengono decisi da Roma, a prescindere dalla loro moralità e da tutto il resto....

Parole certamente pesanti, molto pesanti, ma anche molto sbagliate, a mio parere. Prima di tutto nei confronti dei volontari che comunque si sbattono per la vita di circolo ("Senatore Marino, spesso la vita politica attiva non è un hobby, ma una vera e propria scelta di vita."). Poi perchè mi sembra di cattivo gusto tirare fuori la questione morale di fronte ad una malattia.

La questione morale è una cosa molto e molto pericolosa da utilizzare, perchè è sicuramente diverso il ruolo del politico che si rifugia nella politica in cerca di impunità (e qui tanto per fare degli esempi diversi dai soliti, mi viene in mente Toni Negri) ed una persona disturbata che ha una vita pubblica e politica ed una vita privata ed illegale.

Questo per dire, che, siamo d'accordo, Luigi Bianchini sia colpevole di essere uno stupratore (fra l'altro, un crimine odioso e terribile), non vuol dire che tutti i dirigenti lo siano, e, Senatore Marino, mettersi a parlare di screening e di controlli, ci mette dalla stessa parte di quello che voleva fare i test psicoattitudinali ai giudici in carica.

Senatore, la prossima volta, conterebbe per cortesia fino a 15 milioni prima di parlare?

Alla prossima
Rampa

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