sabato 24 gennaio 2009

Nessuna nuova, buona nuova

Audio Consigliato: Scorpions "Wind of Change"

In America c'è un nuovo presidente, ci siamo liberati di Bush figlio (con delle celebrazioni anche equivoche qui in Italia!) e facciamo un passo dietro l'altro nel nuovo millennio.

Non tutti però sono ebbri di novità, ed uno di questi sembra essere Osama Hamdan, portavoce di Hamas che:
Per Hamdan le posizioni di Obama, che ha intimato a Hamas di porre fine al lancio di razzi contro Israele, non rappresentano un "cambiamento malgrado questo fosse quanto aveva promesso durante tutta la sua campagna. "Obama sta seguendo le orme del suo predecessore" e questo, ha aggiunto, "lo porterà a commettere gli stessi errori di Bush che ha infiammato la regione invece di portare stabilità". Insomma per l'esponente di Hamas l'amministrazione Obama è destinata "ad altri 4 anni di fallimenti in Medio Oriente".
Sono piuttosto perplesso. Cosa diavolo si aspettano questi? Un presidente americano che dica qualcosa del tipo "Ma, no, dai, continuate a tirare i missili un po' dove vi pare, io nel frattempo faccio stare buoni i vostri bersagli, così se volete trasformare tutto, dall'Egitto alla Turchia nel vostro privato e personale poligono di tiro, siete liberi di farlo!"?
Ecco mi sembra un po' troppo ottimistica una cosa del genere.
Leggo un articolo mandatomi da Giuliano sul comportamento di Hamas nei confronti di Israele e nei confronti della stessa popolazione della Striscia di Gaza che non è d'accordo con questa stupida guerra.
Sono fermamente convinto che Hamas sia la minoranza, così come sono fermamente convinto che la risposta militare di Israele sia stata eccessiva. Ciononostante, il problema è che queste due parti una soluzione non vogliono e non vorranno mai trovarla.
C'è bisogno di un enorme sforzo diplomatico e di interposizione da parte della comunità internazionale che non so se possa o voglia produrlo. Obama, nelle sue prime mosse sembra essere molto preoccupato per la politica e la stabilità della zona ma sembra ancor più preoccupato per un'America che esce da sette anni di guerra continua e da una crisi che l'ha colpita duro e più a fondo di molti altri.
Se dovesse scegliere, probabilmente, dico probabilmente, mi sa che sceglierebbe le persone che ha in casa piuttosto che gli estremisti che sono dall'altra parte del mondo.
E non so se sarei in grado di dargli torto.

Alla prossima
Rampa

Nessun commento:

Tutte le immagini ed i contenuti sono dei rispettivi proprietari, tutto il resto va sotto le Creative Commons.

Se volete contattarmi via mail cliccate qui.