lunedì 22 dicembre 2008

Le cose che non ti aspetti....

Audio Consigliato: Depeche Mode "It's no good"

Diciamolo subito, i meno attenti lettori di questo blog si saranno ormai resi conto che sono piuttosto critico con l'attuale governo dell'Italia.
Però oggi trovo una dichiarazione sorprendente da parte del ministro Sacconi, potete trovarla qui. Sembra quasi una cosa socialista, ma di quel socialismo comunista che sembra provocare l'urticaria al Presidente del Consiglio.

La proposta della settimana corta non è una novità (in Germania è stata in tempi nemmeno troppo recenti utilizzata dalla Volkswagen in crisi) il fatto che la promuova un governo che per estrazione e cultura è sempre stato dalla parte delle industrie è invece una piacevole novità.
I contratti di solidarietà, però, non hanno mai avuto successo. E poi non si deve anche dire che le retribuzioni saranno più basse?
"Vuole dire anche meno salario ma non dimentichiamoci che ci sarà l'integrazione del sostegno al reddito. Alla fine la perdita sarà minima. Quanto ai contratti di solidarietà è andata un po' come dice lei perché nel passato sono stati utilizzati solo quando per l'azienda non c'era alternativa al ridimensionamento. Vogliamo evitare esattamente questo. Per farlo si deve ancorare il lavoro alle imprese".

Come pensate di farlo quando tutte le imprese stanno tagliando i costi, compreso quello del personale?
"Dobbiamo evitare di dare vita a un sistema di self service per la cassa integrazione che non può trasformarsi in un rubinetto sempre aperto. In questo modo l'azienda diventa "irresponsabile" e al primo segnale di crisi fugge dalle proprie responsabilità e taglia anche il suo capitale umano che, invece, è il patrimonio fondamentale per rilanciarsi. Questo sarà il tema centrale del G14 che terremo a Roma il 29 marzo perché si deve guardare alla dimensione umana della crisi non solo agli aspetti finanziari".

Sta dicendo che le imprese approfittano della crisi?
"Dico che non possono rinunciare a fare tutto il possibile per non perdere l'asset fondamentale del capitale umano".
Diciamo che ammettere che la classe industriale ha fatto e sta cercando di fare un uso un po' garibaldino della cassa integrazione è un grande passo avanti (e mi sa che la risposta della Marcegaglia non tarderà).
Poi non so se questa sarà la soluzione al problema ma sembra più un correttivo serio che la solita aspirina data al moribondo (come piace a Tremonti!).
Poi chi vivrà vedrà.

Alla prossima
Rampa

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