lunedì 10 novembre 2008

La poetica della morte

Audio Consigliato: Miriam Makeba "Pata Pata"

Di solito mi fanno una grande impressione le morti degli artisti, specie quando il termine della vita si mescola in maniera quasi soprannaturale con l'arte.
Mi ricordo di Charles "Sparky" Schultz, l'inventore dei Peanuts, che mancò il giorno dell'uscita dell'ultima striscia dei suoi personaggi. Penso di aver avuto le lacrime agli occhi quando ho letto la notizia.
Ero piccolo ma mi colpì quando Enrico Berlinguer, in una piazza molto vicina a dove abitavo, morì dopo un comizio durante una durissima campagna elettorale. Penso che sia stato uno dei miei primi approcci con la politica.
Oggi piango Miriam Makeba, cantante ed attivista, contro l'apartheid, per i diritti civili, per un certo tipo di riconoscimento della sua Africa, del suo Sud Africa, morta dopo un concerto a Casal di Principe in appoggio a Roberto Saviano.
Non una cosa per guadagnarci, ma una cosa voluta, per dare un segnale e spesso nella mente delle persone, quel segnale va dato ad ogni costo, non importa se stai male, se hai 74 anni, è importante che tu sia lì e tu lì ci vai. Punto.

Se tutti fossimo così fortunati da mancare dopo un nostro grande momento, circondati da persone che ci stimano e consci di aver lasciato un segno dopo di noi, sarebbe forse la migliore morte possibile, non credete?

Alla prossima
Rampa

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