sabato 25 ottobre 2008

La vita indiretta/2

Audio Consigliato: Curtis Mayfield "People Get Ready"

La settimana scorsa dal blog di Peter David avevo trovato questo. (Sto prendendo la mano con la scrittura indiretta, al passato)

Si tratta di un commento su una cosa detta a "Meet the press" da Colin Powell, ex segretario di Stato degli Stati Uniti (presidenza Bush figlio, primo mandato). La cosa mi sembra giusta, condivisibile ed illuminante.

Scrive Peter David:
Powell commentava su come le persone nel Partito Repubblicano (non parlava di McCain, ma del Partito in generale) continuassero ad accusare Obama di essere mussulmano. E diceva che la prima e più ovvia risposta è che Obama è cristiano e lo è sempre stato. Ma la risposta migliore e più appropriata dovrebbe essere: e allora? Perchè qualche bambino americano di sette anni che aspiri a diventare presidente degli Stati Uniti e sia mussulmano dovrebbe ricevere il messaggio che, per colpa della sua religione, può scordarselo? E Powell poi passò a descrivere una foto che aveva visto di una tomba di un soldato con una madre in lacrime, e sulla lapide non c'era una croce o una stella di David, ma invece la mezzaluna dell'Islam. Cosa dice di questo paese, si chiedeva Powell, che quel tipo di messaggio venga promosso? Che i giovani mussulmani possono combattere e morire per la loro nazione, ma non potranno mai aspirare a governarla.

Queste parole sono macigni nella bocca di un repubblicano, un militare, un uomo dello stato. I giornali dicono che questi siano gli ultimi chiodi sulla bara del candidato McCain, ma questo in realtà è poco importante.
Il messaggio di queste parole quello conta. Provate a sostituire nell'equazione "Italia" a "Stati Uniti" e "di colore" a "mussulmano" e guardate cosa viene fuori?

Alla prossima
Rampa

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