mercoledì 3 settembre 2008

Un passo avanti e due indietro

Audio Consigliato: Mecano "Figlio della Luna"

Adesso non so da che parte prenderla...... Leggo un articolo su "L'Osservatore Romano" che rimette in discussione il cosidetto Rapporto di Harvard (pubblicato sul Journal of the American Medical Association in 5 Agosto del 1968).
In quello scritto seminale si discutevano e si indicavano i criteri per stabilire la fine della vita.
In quelle pagine si passava dalla morte come "assenza di battito cardiaco" alla morte come "assenza di attività cerebrale".
Mica male come rivoluzione, no?
Una rivoluzione del genere è, tanto per fare un esempio, quella che permette di procedere all'espianto in tempi brevi degli organi di una persona che sia dichiarata morta per assenza di attività cerebrale (si, va bene, ci sono persone vive che manifestano assenza di attività cerebrale, qui stiamo parlando di quelli che il cervello normalmente lo usano!).
Nel dibattito sull'accanimento terapeutico, nel dibattito sul testamento biologico si inserisce un articolo di Lucetta Scaraffia in cui, in breve, si dice che forse adesso l'elettroencefalogramma piatto non basta più!
(l'articolo non si riesce a linkarlo perchè all'OR non crede in un sito che sia possibile navigare anche il giorno dopo l'uscita del giornale, fra le altre cose)

Come ho avuto già modo di dire, mala tempora currunt.

Alla prossima
Rampa

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