Di tutta l'erba un fascio........

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Oggi vado sul Giornale e leggo un articolo di Ida Magli intitolato Due o tre cose che nessuno dice sui trapianti. Siccome che la settimana scorsa era iniziata con la discussione sulla definizione di Morte sull'Osservatorio Romano mi sembra che l'intera tematica debba ancora essere approfondita.
L'articolo della Magli, in breve, dice che c'è una cultura del "diniego" per quello che riguarda la realtà del trapianto d'organi in Italia.
Che visto che si tratta di interventi costosi e che questi possono essere fatti solo presso le strutture pubbliche, ci deve essere un giro di soldi sotto non da poco.
Che spesso e volentieri c'è una vera e propria tratta degli organi con bambini uccisi per espiantare etc.....

Ci stavo riflettendo un pochino e mi sono reso conto che questo in effetti è rumore di fondo. Quello che conta, e che la sig.ra Magli evidentemente non coglie, è la volontà dell'individuo.
Ecco per esempio, se io passo la mia vita a dire scrivere ed agire in maniera tale che, nel momento in cui a me non serviranno più, il mio fegato (maltrattato un po' ma tutto sommato sano), il mio cuore (un po' iperteso, ma tutto sommato forte), le mie cornee (agstigmatiche, ma penso che un paio di occhiali siano un miglioramento a confronto della cecità) e qualsiasi altra parte che si riesca a trovare venga donata a persone più sfortunate di me.

Né lo si camuffi con la terminologia del «dono»: il soggetto agente è quello che «ti pensa» come pezzo di ricambio, che «ti vede» come pezzo di ricambio, che ti utilizza come pezzo di ricambio.

Il soggetto agente in questo caso, sono io con l'espressione della mia volontà, se posso esprimerla con un atto giuridico che abbia valore vincolante, oppure i miei cari che non dovrebbero essere costretti a passare per tre gradi di giudizio per veder sancita la mia volontà.
La legge italiana impedisce a tutti di disporre del proprio corpo, ma vede signora Magli, se vendessi un rene (come il caso che lei cità che in Italia è illegale oltre che semplicemente sbagliato ed immorale) avrebbe ragione a dire quello che dice, ma se regalo quello di cui non ho più bisogno, allora quello è un "dono", non ci sono cazzi!

Alla prossima
Rampa