giovedì 28 agosto 2008

Et voilà!

Audio Consigliato: New Radicals "You get what you give"

E così, con un colpo di spugna si possono ottenere tante piccole cose. Si riesce a cambiare la realtà, si riesce a ridefinire quello che è successo, si riesce a cancellare un tentativo di memoria storica ad uso e consumo delle nuove generazioni.
Spesso quando devo fare paragoni ricorro alla Germania, non perchè io sia filo tedesco ma essendo quello il paese che mi è capitato di frequentare maggiormente negli ultimi anni, colgo da quel posto delle immagini rimastemi impresse a fuoco nella memoria.

La storia di oggi inizia all'Aeroporto di Colonia-Bonn, intitolato a Konrad Adenauer, mi aveva colpito l'intitolazione, riferita ad un politico così recente, noi abbiamo il Marco Polo, il Leonardo Da Vinci. L'unica cosa che, nella mia mente si avvicinava almeno un poco era il Giuseppe Meazza, ma si tratta di uno stadio.
Nel 2007 nel mezzo del terribile e disastroso governo Prodi (la definizione non è mia, io mi ricordo di qualcosa di diverso, ma da quello che si sente adesso in giro sembra che piovessero rane e che i bambini nascessero con il parrucchino, come le sette piaghe d'Egitto!!!), si decise di riconvertire l'aeroporto di Comiso, in Sicilia, da militare a civile e, per stare sul sicuro e dare al tutto una connotazione morale, si era deciso di intitolarlo a Pio La Torre. Il tutto considerando che il nome di un morto ammazzato di mafia, seppur un politico, seppur di sinistra, sarebbe servita di monito o sprone alle nuove generazioni.
Exit Prodi, enter Berlusconi.
Quando mi dicono che io odio il Cavaliere, io di solito rispondo che non è vero, non odio lui in se', diciamo che mi trovo a disagio con quello che rappresenta, e fra le cose con cui mi trovo a disagio ci sono le scelte dei suoi ministri, presenti e passati.
Fra i passati una perla secondo me è Pietro Lunardi. Cito questo passaggio dalla pagina di Wikipedia:

È stato oggetto di critiche a causa di una sua frase un po' ambigua sulla mafia nell'agosto del 2001: in un discorso pubblico, ha dichiarato che lo Stato deve «abituarsi a convivere con la mafia».

Inoltre, durante il suo ministero è stata promossa la riorganizzazione delle "normative tecniche per le costruzioni", approvate tramite Decreto Ministeriale nel 2005. Il testo ha suscitato alcune polemiche negli ambiti professionali e accademici a causa di alcune imprecisioni, che solo in parte hanno ricevuto attenzione durante la fase di revisione. La particolarità risiede tuttavia nel fatto che l'introduzione al testo di legge pubblicato sulla gazzetta ufficiale sia firmata a nome de "IL MINISTRO - Prof. Ing. Pietro Lunardi". Risulta così abbastanza curioso che egli si sia fregiato del titolo di professore, pur non possedendolo più (da qualche anno non è più ordinario universitario).

Seppur la storia del titolo di professore mi fa ridere (e vabbè la vanità colpisce chiunque!) la dichiarazione sulla mafia è quella che mi fa agghiacciare.
Se sommiamo che adesso la giunta di Comiso vuole ritornare la denominazione dell'aeroporto a "Vincenzo Magliocco" generale caduto nella Guerra di Etiopia, sono solo io quello che vede la sottile linea rossa che lega le cose?
I simboli, i nomi e le idee sono importanti, è importante in un territorio in cui il crimine organizzato, nonostante non faccia più prima pagina, fa ancora il bello ed il cattivo tempo, ci sia un memento alla lotta alla mafia.
Meditate, gente, meditate.

Alla prossima
Rampa

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