domenica 13 luglio 2008

Lacrime di coccodrillo

Audio Consigliato: The Doors "Light my fire"

Ieri è morto Gianfranco Funari, cabarettista, autore ed opinionista politico.
Non sempre mi è piaciuto il suo modo di porsi, non mi è sempre piaciuto quello che diceva, ma comunque la sua figura è stata seminale per l'atmosfera ed il panorama in cui ci troviamo ora.

Intendiamoci non intendo dire che sia colpa sua, anzi, ha forse contribuito a rendere meno patinata ed alta l'informazione, ma una volta data la stura alle beghe di condominio, il passo da qui allo sciocchezzaio che adesso vediamo è stato breve, brevissimo.

Probabilmente è stata solo questione di tempo, se non fosse stato Funari, qualcun altro avrebbe portato la gente comune di fronte ai riflettori, forse è stato uno in grado di annusare bene i tempi che correvano.
Dell'ultima parte della sua vita, quella più messianica e più intimista, mi vengono in mente solo le apparizioni da Chiambretti (che si divertiva un mondo a punzecchiarlo), e quell'intervista con il cuore in mano da Bonolis (molto sentita, forse addirittura vera!).
A questo punto si accettano scommesse su chi inizierà la beatificazione, se le reti stesse che per un po' gli hanno impedito di lavorare o se gli ammiratori veri che non l'hanno mai lasciato.
(Il Comune di Milano gli ha concesso la camera comunale per camera ardente, per esempio).

Alla prossima
Rampa

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