giovedì 31 luglio 2008

Come ci vedono gli altri

Audio Consigliato: Sting "Englishman in New York"

Dall' Atlantic Monthly questo articolo, lo leggo, mi deprimo non poco e mi sforzo di seguire i link a fondo pagina su altri giornali inglesi (The Guardian, The Economist, The Indipendent) e sulla BBC.

Tutti questi articoli mettono in luce come possa essere vista la nostra attuale situazione dagli altri paesi del mondo, paesi in cui se uno ha il controllo di una buona parte dell'informazione può al massimo fare il sindaco di una grande città (Bloomberg per New York, per esempio).
Qui invece si stupiscono che dopo il governo 2001-2006 che non è stato in grado di partorire i grossi cambiamenti strutturali che servivano al paese, i primi interventi dell'esecutivo siano stati dedicati a risolvere le grane del Berlusconi Premier per permettergli di lavorare in totale serenità.

Poi come dice David Nichianian, che questo sia un governo di destra che ripropone il censimento degli zingari (con la stessa demagogia con cui propone la visita fiscale il primo giorno di malattia!), forse indica una specie di rigurgito post-fascista che potrebbe fare il paio con altre situazioni del genere in Europa.
Lo sventurato giornalista però non fa i conti con l'italiano medio, che magari è pure fascista, ma all'amatriciana.
Si vabbè bisogna fare sta cosa con le impronte, ma prima bisogna fare l'appalto per fare la banca dati dell'improntario (penso che si chiami così l'archivio delle impronte), ma se Milano trova uno che glieli fa a meno e, ad esempio, Roma ne trova un altro ci troveremo con due archivi codificati diversamente e faremo tutti in coro una gara d'appalto per trovare un'altra ditta che faccia il collegamento fra i due archivi...... e così via!

Poi il fatto che queste leggi e questi provvedimenti continuino a nascere e crescere nell'indifferenza generale del pubblico, questo è il vero problema, ma non serve il giornalista americano che ce lo dice.

Alla prossima
Rampa

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