giovedì 3 dicembre 2009

Pensieri Sparsi

Audio Consigliato: Raf "Battito Animale"

Il giorno d'oggi è foriero di cose strane (avete presente il "sivedonocose strane" di Di Pietro alle ultime elezioni? Ecco qualcosa di un po' diverso ma ci torno più tardi).
Ma cose tipo:
Se una persona (per esempio il Presidente della Camera dei Deputati) dice delle cose in contrasto con la linea del padre-padrone del partito cui appartiene (peraltro non facendo mai seguire i fatti alle parole, ma non è questo il punto!) succede poco e niente, ma quando queste parole ritornano, più o meno le stesse, in un fuorionda, allora esplode un putiferio. Che si siano accorti che ci credeva sul serio a quello che diceva?
Succede che qualche volta qualcuno passa da posizioni di sinistra a posizioni di destra (per esempio Sandro Bondi) e ci se ne accorge solo per dei deliranti poemi sulla bellezza di Silvio, poi quando succede che qualcuno di destra si sposta dall'altra parte (e qui invece parliamo di Andrew Sullivan, del Partito Repubblicano Americano e di reali problemi con la cultura della nuova destra che ci circonda), diciamo che la cosa diventa molto più interessante e trova molte conferme in parecchie destre che si trovano in giro per il mondo.
Oppure, ancora, capita che delle persone decidano di fare qualcosa (in questo caso una manifestazione per chiedere le dimissioni di Berlusconi), poi ci sono delle altre che decidono che questa cosa è bellabellainmodoassurdo e tentano di saltare in groppa al comitato promotore (chessò, tipo Di Pietro!), ed allora la cosa bellabellainmodoassurdo diventa un po' virata di colore ed invece di essere una manifestazione di cittadini qualunque affetti da torsione testicolare (che sarebbe da applaudire, quantomeno come un sintomo di spontaneismo in un paese pericolosamente assuefatto come il nostro) diventa un altro V Day.
Su questo c'è una frase di Luca Sofri, che ritengo particolarmente illuminante (un po' perchè lo è, un po' per motivi miei...):
... e penso che una manifestazione che chieda le dimissioni di Berlusconi in quanto Berlusconi non mi soddisfi. Benché sia una motivazione che valga di certo ad auspicarle, per chiederle – che è un atto politico e culturale più impegnativo – ci vuole maggiore concretezza. Almeno per chiederle io. Io non voglio che Berlusconi si dimetta perché glielo chiedo: voglio che perda il consenso democratico di cui gode e voglio lavorare per quello. Le dimissioni di un uomo che la maggioranza del paese vorrebbe tuttora a propria guida non mi sembrano un successo: mi sembrano una sconfitta doppia.
Succede ancora che stiamo a farci le (parola di cinque lettere che, in altri contesti, riferisce al plurale di un utensile atto a separare un pezzo di legno oppure metallo in modo da averne due) su fuori onda, giudici, e processi, quando alla Thyssen è morto un altro operaio, e quando le previsioni (non quelle che si leggono sui giornali, quelle che si vedono per strada nelle vetrine dei negozi sfitti e nelle rubriche di annunci economici degli stessi giornali, fateci caso) ci dicono che le tredicesime di quest'anno saranno utilizzate per la maggior parte a tappare i debiti contratti durante gli ultimi dodici mesi.
Ecco, adesso ho sparso un po' i miei pensieri.......

Alla prossima
Rampa

Nessun commento:

Tutte le immagini ed i contenuti sono dei rispettivi proprietari, tutto il resto va sotto le Creative Commons.

Se volete contattarmi via mail cliccate qui.