domenica 15 novembre 2009

Nel frattempo, in Arkansas....

Audio Consigliato: The Beastie Boys "(You Gotta) Fight for your right (To Party)"

... succedono cose molto divertenti (o preoccupanti, o incoraggianti, fate un po' voi). L'articolo da cui tutto parte è qui.

In breve la storia è questa: questa è l'intro...

Will Phillips non è come tutti i ragazzini della sua età.... Innanzitutto, è arguto, arguto da far paura. Studente nel West Fork School District nella Contea di Washington, ha saltato una classe (in America si può fare), andando direttamente dalla terza alla quinta. (stiamo parlando dell'equivalente alle nostre elementari). Quando con la sua famiglia sono in viaggio, le loro discussioni sono più facilmente su Teddy Roosevelt o sulla colonizzazione di Marte che su Spongebob Squarepants ed i programmi di Radio Disney.E' stato durante uno di questi viaggi che la discussione è arrivata sul pledge of allegiance (forse la traduzione più corretta è "dichiarazione di fedeltà alla bandiera) e su ciò che significa. Laura Phillips è la mamma di Will.“Si, mio figlio ha 10 anni. Ma è probabilmente più cosciente del significato della dichiarazione di un sacco di adulti. Non lo recita a memoria. Lo abbiamo cresciuto perchè fosse cosciente di cosa è giusto, cosa è sbagliato e di cosa è equo.”

I genitori di questo bambino sono amici di molti gay, e sono così coscienti della disparità di diritti fra le coppie omosessuali e le coppie etero, da partecipare (pur non essendo loro gay) a molte manifestazioni in favore di matrimoni fra coppie dello stesso sesso.

Insomma per farla breve, ad un certo punto Will decide di fare qualcosa. Ed il qualcosa di un bambino di 10 anni è questo. Visto che alla mattina, all'inizio delle lezioni a scuola, fanno alzare gli alunni e recitare il Pledge, il nostro decide di rifiutarsi. Il ragionamento è semplice, se non sono rispettati i diritti di tutti, che senso ha giurare sulla bandiera che rappresenta lo Stato, la Costituzione e la Nazione?

Il fatto è che quando Will decide di fare questa sua protesta, in classe c'è una supplente, una signora in pensione, che decide di impuntarsi sulla decisione di Will, il quale il primo giorno cortesemente si rifiuta, ma al terzo giorno decide di mandarla a quel paese (anche qui, la frase è da incorniciare: "Con tutto il rispetto, signora, dovrebbe andarsi a buttare da un ponte."). Da cui viene mandato dal preside.

Che chiama la madre, che non appena viene a sapere il reale motivo ("Suo figlio ha detto alla maestra di buttarsi dal ponte." "Ohibò, e perchè mio figlio avrebbe detto una cosa del genere?" "Perchè la maestra voleva costringerlo a recitare il Pledge of Allegiance!") si mette a raccontare la cosa via Twitter.

La notizia vola e arriva l'intervista. Il finale ve lo traduco:

Alla fine della nostra intervista, chiedo al giovane Will una cosa che potrebbe essere un incubo per un esame di Educazione Civica per qualsiasi decenne. La risposta di Will, invece, è abbastanza buona, semplice e vera. Cosa significa essere un Americano? "Libertà di parola - dice Will, senza nemmeno fermarsi a pensarci su - La libertà di non essere d'accordo. Questo è quello che penso sia essere Americano."

Da qualche parte Thomas Jefferson, sta sorridendo.

Finalmente un po' di fiducia nelle nuove generazioni.....

Alla prossima
Rampa

Nessun commento:

Tutte le immagini ed i contenuti sono dei rispettivi proprietari, tutto il resto va sotto le Creative Commons.

Se volete contattarmi via mail cliccate qui.