giovedì 15 maggio 2008

Improvvisa realizzazione

Audio consigliato: Moby and Gwen Stefani "Southside"

Oggi hanno mandato a giudizio un bel gruppo di persone per la strage di Piazza della Loggia, a Brescia.
Lo so, non è più di moda, le stragi politiche degli anni settanta sono così passe' in un paese in cui forze opposte cercano il dialogo perchè è meglio fare fronte comune prima che la situazione politica ed economica ci travolga tutti. Però, oggi, delle persone sono state rinviate a giudizio.
Oggi.
Quando la bomba è esplosa a Brescia, io ero nato da pochi giorni, significa che tutto il tempo passato nella mia vita, a crescere a tentare di capire, ad innamorarmi a vivere le famiglie di Giulietta Banzi Bazoli, Clementina Calzari Trebeschi ,Livia Bottardi Milani, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Alberto Trebeschi, Vittorio Zambarda lo hanno passato a chiedersi perchè i loro cari sono usciti quella mattina per manifestare contro il terrorismo e non sono più tornati.
Ed ancora non lo sanno, ci sono delle persone rinviate a giudizio, non colpevoli, sia chiaro rinviate a giudizio. Dopo 34 anni.
Sono più vecchio di quella strage, di poco, ma comunque qualcosa vorrà pur dire.
Depistaggi, rinvii, fughe in Giappone (e qualcuno l'avrà pur aiutato quello!) hanno continuato la violenza dell'assenza in quelle famiglie.
Mi va bene che si pacifichino le violenze della guerra, la Repubblica di Salò, la Resistenza (anche se sono convinto che non debbano essere tutte e due messe in un unico calderone), reati commessi da persone che non ci sono più o che sono centenari la cui punizione sembra sempre di più accanimento terapeutico più che un vero pagamento di un debito verso la società.
Ma questi morti non devono essere pacificati, non devono essere dimenticati, non devono essere perdonati. Almeno finchè siamo in tempo.

Alla prossima
Rampa

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